Quando la mattina del 3 Settembre i media hanno diffuso il nome del presunto 'leader' del branco di Rimini che ha stuprato la coppia polacca e la transessuale peruviana, Guerlin Butungu, unico maggiorenne del gruppo, il suo profilo Facebook è stato letteralmente preso d'assalto da migliaia di utenti del social network - italiani ma anche polacchi - che hanno dato sfogo alla propria rabbia riempendo di insulti la sua bacheca. Non essendo possibile commentare direttamente sulla bacheca, quasi tutti hanno affidato i propri strali agli ultimi post visibili presenti sulla bacheca di Butungu.

Esplode la rabbia social

La miriade di commenti ha avuto inizio alle 8,50 del 3 Settembre, poco dopo la diffusione della notizia dell'arresto del giovane tratto in arresto all'alba all'interno di un treno nella città romagnola. A seguire centinaia di commenti nel giro di poche ore, che a distanza di tre giorni sono arrivati a quota 10mila. Il post precedente invece ha superato i 6.700 commenti, mentre il terzo in ordine di pubblicazione è fermo a poco più di cinquecento. Un fiume in piena di insulti e sfoghi razzisti che pur avendo rallentato nelle ultime ore non accenna a placarsi.

Insulti di ogni genere e auguri di morte

Offese, auguri di morte, ma anche numerosi insulti di matrice razzista, rivolti contro l'arrestato ed i suoi compari ma anche in generale.

Qualcuno ha postato tra i commenti la foto di Adolf Hitler, altri hanno proposto giustizia sommaria senza processo o altre amenità. Non mancano i commenti scritti in polacco, paese di provenienza della coppia vittima del branco, anche questi dello stesso tenore degli altri. Solo in pochi hanno cercato di placare gli animi, ma non sono stati presi minimamente in considerazione dalla massa.

Convalidato l'arresto

Nella giornata di ieri è arrivata la convalida dell'arresto per gli altri componenti del branco, minorenni, che insieme a Butungu hanno commesso le violenze contro i ragazzi polacchi e la trans peruviana. Nel testo dell'ordinanza di convalida dell'arresto il Gip ha riportato alcuni stralci delle testimonianze delle vittime, che hanno agito "con particolare brutalità e cattiveria".

I quattro stupratori si sarebbero alternati tra picchiare e immobilizzare il ragazzo e stuprare la ragazza, che è stata violentata a più riprese. Dopo essersi sfogati con la coppia si sono dileguati e hanno ripetuto la barbarie con la peruviana, picchiata e trascinata dietro ai cespugli per essere violentata.