Un nuovo sisma ha colpito il messico (dopo quello di magnitudo 8.2 verificatosi all'inizio di settembre che è costato la vita a 98 persone) nello stesso giorno in cui ricorreva il drammatico anniversario di un altro sisma che si era abbattuto sul Paese centroamericano nel 1985, uccidendo oltre diecimila persone. La terra, in questi ultimi giorni, è tornata a tremare a causa di un Terremoto di magnitudo 7.1, localizzato nello Stato di Morelos e nella capitale messicana.

I disastri e il bilancio delle vittime

Al momento, oltre 4 milioni di persone si ritrovano al buio e senza elettricità.

I crolli hanno danneggiato anche le tubature, facendo fuoriuscire del gas che ha provocato diversi incendi in varie zone di Città del Messico. Nonostante ciò non si fermano le attività di ricerca e di soccorso per localizzare i dispersi rimasti sepolti ed intrappolati sotto le macerie.

Enrique Pena Nieto, il presidente messicano, ha dichiarato e sottolineato la priorità nel cercare i dispersi e curare i feriti, incitando la popolazione a rimanere nelle proprie abitazioni se considerate sicure.

Il bilancio delle vittime, al momento, è di 245 persone, ma la USGS (United States Geological Survey), l'agenzia americana del territorio, ha stimato che il numero potrebbe salire addirittura fino a 1.000 morti.

Nel frattempo sono stati cancellati anche tutti i voli in partenza e in arrivo sui cieli messicani, per dare la possibilità di controllare lo stato di sicurezza delle infrastrutture e delle piste. Quello di Città del Messico è il secondo scalo più grande dell'America Latina, dopo quello di San Paolo in Brasile. Anche il famoso Stadio Azteca ha riportato dei danni.

Tra i vari edifici colpiti dal sisma risulta anche la scuola Enrique Rebsamen, il cui crollo ha ucciso ben 32 bambini. Al momento si parla di 14 persone estratte vive dalle macerie dell'istituto scolastico, ma le attività di soccorso sono ancora in atto, nella speranza di riuscire a localizzare altri superstiti.

La solidarietà internazionale e l'appello del Papa

In queste ore stanno giungendo messaggi di solidarietà al Messico da tutto il mondo. Diverse persone stanno inviando messaggi di speranza e vicinanza alla popolazione messicana tramite il web, e anche Donald Trump ha manifestato la sua vicinanza alle persone colpite dal terremoto, con un messaggio su Twitter. L'ex presidente Obama ha voluto lanciare un messaggio di speranza, rivolgendo il suo abbraccio anche ai messicano-statunitensi. Il Papa, infine, ha chiesto di manifestare la propria solidarietà pregando per le vittime, per i feriti e i familiari.

Nelle prossime settimane si spera che possano arrivare anche aiuti concreti al Messico, affinché il Paese si possa riprendere da questa ennesima e terribile tragedia.