Non sono ancora state medicate le ferite lasciate dall'Uragano Harvey e, dopo il Texas e la Louisiana, pare sia la volta della zona caraibica e della Florida.

I danni causati solo la settimana scorsa negli stati centrali americani sono stati molto ingenti e stimati in 140 miliardi di dollari, più le 40 vittime e la città di Houston, duramente colpita, che presenta ancora chiari i segni delle inondazioni.

Uragano Irma, traiettoria e potenza pericolose

Pochi giorni fa una vasta area di bassa pressione si è formata nell'oceano Atlantico. Alimentandosi dalle acque calde caraibiche ha preso via via più forza ed oggi è stata classificata come uragano categoria 5 su di una scala massima di 5, con il nome di Irma.

Ciò che ora è importante prevedere, anche se potenzialmente molto complicato, è la traiettoria di questo bolide che porta con se venti fino a 280 km/h.

Per ora pare che il viaggio dell'uragano lo porterà a colpire domani l'arcipelago dei Caraibi, le isole Vergini britanniche, poi Barbuda, Antigua, St. Kitts, Nevis e Anguilla.

Nel week end invece, stando alle ultime previsioni, potrebbe travolgere prima l'isola di Cuba poi Haiti e Porto Rico fino a dirigersi, infine, sulla Florida dove, avvertono gli esperti, potrebbe diventare estremamente pericoloso.

Caccia alle scorte di provviste, generatori elettrici e medicinali

In Florida, dove l'ultimo uragano che si è abbattuto sul territorio è stato Matthew, lo scorso ottobre, la tensione è massima e le autorità stanno preparandosi per gestire al meglio la popolazione e gli ordini di evacuazione che stanno arrivando localmente dalle zone interessate.

La caccia alle scorte alimentari, ai medicinali, all'acqua potabile e ai generatori elettrici è già iniziata, e fotografa precisamente lo stato di emergenza in cui tutto la zona si trova.

Oltre alla furia dei venti, che per un evento di categoria 5 potrebbero soffiare fino a 280 Km/h, ciò che spaventa di più sono le probabili inondazioni e innalzamento del livello sulle coste a fronte delle quantità di acqua che potrà riversarsi soprattutto nella zona super popolata di Miami e delle Keys.

Le compagnie aeree hanno cancellato molti voli verso le isole caraibiche, potenziando quelli utili a far rientrare quanti vogliono lasciare le isole a rischio prima dell'arrivo dell'Uragano.

Inoltre, gli elicotteri della Guardia Nazionale e gli equipaggi della Guardia costiera che hanno prestato soccorso per Harvey, stanno velocemente tornando alle loro basi per poter essere operativi e far fronte a questa nuova emergenza climatica.