Il 1° novembre come ogni anno in tutta Italia ci si prepara a "festeggiare" la festività di 'Ognissanti'. Festività tra virgolette proprio perché in questa giornata ci si prepara al giorno successivo, che coincide con la ricorrenza della Commemorazione dei defunti, il 2 novembre.

A partire dal IV secolo abbiamo cenni sui festeggiamenti in onore di tutti i Santi. La commemorazione dei defunti invece è un rito antichissimo, sin a partire dall'impero romano. Questa ricorrenza durava tutta l'ultima settimana di febbraio, mese che veniva considerato "purificatore".

Tra sacro e profano

La vigilia di 'Ognissanti' come da consuetudine è caratterizzata da Halloween. Rito che si va a scontrare tra sacro e profano. Nonostante sia una festa prettamente anglosassone, Halloween si è diffusa rapidamente anche in Italia. Questa festa viene celebrata sopratutto dai bambini, che bussano o suonano alle porte dei propri vicini chiedendo dolcetto o scherzetto. Però negli ultimi anni sopratutto nelle regioni del Sud, i vicini di casa nel momento in cui non aprono la porta per accogliere i bambini, gli stessi lanciano uova e farina contro macchine e portoni delle abitazioni in segno di dispetto nei confronti degli stessi vicini.

Halloween nel corso degli anni è stata trasformata nel nostro 'Carnevale'.

Infatti non solo i bambini, ma anche gli adulti si travestono da streghe, scheletri, ecc.. avvicinando Halloween a Carnevale, ma in realtà tra le due feste vi è una sorta di contrapposizione. Inoltre vengono organizzate varie feste a tema sull'argomento in diversi pub e locali nei vari paesi e città.

La Chiesa cattolica, da tradizione, invita a non festeggiare Halloween.

Come mai questa presa di posizione? Secondo la Chiesa la celebrazione di Halloween comporta l'inneggiamento a Satana e al diavolo e non dobbiamo assolutamente festeggiarla perché "siamo figli di Dio".

Come si celebra 'Ognissanti' in Italia

In Italia durante la giornata di 'Ognissanti' si è soliti andare nei cimiteri per rendere visita ai propri parenti.

Proprio su questo aspetto è importante fare una riflessione.

Perché l'italiano medio nella maggior parte dei casi rende visita ai propri parenti solo in occasione di queste due festività ? Negli altri giorni dell'anno vengono 'dimenticati' ?

In realtà a questi due quesiti non è semplice rispondere. Durante l'anno spesso le lapidi dei diversi defunti appaiono quasi "abbandonate", con fiori secchi o sporcizia di vario genere, mentre il 1° novembre e i giorni antecedenti e successivi vediamo una grande affluenza nei cimiteri. Sembrerebbe insomma quasi un "obbligo" recarsi nei cimiteri in questi giorni, quasi a dimostrare che se quel giorno non fosse segnato in rosso sul calendario forse nessuno si ricorderebbe di questa ricorrenza.