I soldati finora sono sempre stati reclutati in base a determinate condizioni intellettuali, fisiche e psicologiche. I motivi sono ovvi, un soldato con molta probabilità dovrà imbracciare un'arma ed essere operativo in un campo di battaglia. Per adempiere a un compito del genere la prestanza fisica è fondamentale, ma a quanto pare da quest'anno non sarà più un requisito importante per l'arruolamento.

Le nuove disposizioni dell'Esercito

Nell'immaginario collettivo i soldati sono uomini con prestazioni fisiche di tutto rispetto, anche se tutti sappiamo che Rambo è solo un film.

C'è un motivo perché il militare deve essere atletico: durante un'operazione militare ci si può ritrovare in mezzo a un conflitto a fuoco e l'uso del corpo non è importante ma fondamentale. Un buon sviluppo della muscolatura è necessario per diversi motivi: raccogliere e trascinare un compagno ferito, montare una tenda militare in un campo, sollevare pesi come bombe e artiglieria pesante ad esempio. Tutte queste cose però sembrano non importare più, già da settembre di quest'anno per la selezione dei nuovi volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) la prova fisica non determina più l'ammissione o l'esclusione dal concorso.

Le nuove disposizioni della forza armata esplicitano che "il mancato superamento della prova di efficienza fisica non determinerà più giudizio di idoneità" con conseguente esclusione dal concorso.

Questo vuol dire che le prove fisiche non saranno altro che un qualcosa in più, garantirà solamente un punteggio in più durante la valutazione finale. Da quanto si apprende la decisione è stata politica, ovvero una pressione da parte della politica. In quanto un discreto numero di candidati non riusciva a passare la prova fisica e per questo motivo molti posti nell'esercito rimanevano vacanti.

Il numero di soldati da arruolare ogni anno ammonta a circa 8.000 unità e fino al 2016 non si è mai riusciti a rispettare questa soglia.

L'Esercito visto come ripiego lavorativo

La crisi morde in Italia e l'Esercito, insieme ad altre forze armate, è rimasto uno tra gli enti pubblici che ancora danno lavoro in Italia. In passato, con la fine della leva obbligatoria, il Capo di Stato Maggiore dell'esercito aveva introdotto il requisito fisico proprio per reclutare soltanto i migliori.

Ma da quest'anno non sarà più così. In un'epoca sempre più conflittuale, dove i militari vengono utilizzati anche per le strade delle città, si è scelto lo stesso di non dare più importanza alle prestazioni fisiche dei soldati.