Nuova provocazione? Forse, e Amanda Knox continua a non smettere di stupire. Dopo la recente apertura al pubblico del suo profilo Instagram, con alcuni scatti "fiabeschi" vestita da Cappuccetto Rosso, torna a far parlare di sè con una mise del tutto Halloween addicted: per la festa del "dolcetto o scherzetto" si trasforma nella Irene Adler di Sherlock Holmes, in posa con il suo fidanzato, il romanziere 34enne Christopher Robinson, nei panni del celebre detective.

La Knox, il cui passato è diventato, giocoforza, una delle più imponenti pagine della cronaca nera internazionale dopo la condanna e l'assoluzione per l'omicidio di Meredith Kercher, non perde occasione per condividere con i followers la sua passione per i travestimenti.

Lo aveva fatto già lo scorso giugno, quando immersa nella Foresta Nera tedesca si era lasciata immortalare nelle vesti dell'ingenua protagonista della favola per bambini più famosa al mondo. Oggi, a ridosso dei festeggiamenti per Halloween, la ragazza di Seattle si ripropone con una nuova maschera.

Negli scatti di poche ore fa, su Instagram, appare insieme al suo attuale compagno: lei nel ruolo di Irene Adler, lui di Sherlock Holmes.

E se il precedente book fotografico tedesco aveva fatto storcere il naso a certa frangia di colpevolisti, facile aspettarsi un tappeto di commenti negativi se si considera che la vittima del delitto di Perugia morì proprio nella notte di Halloween di 10 anni fa. Meredith Kercher, infatti, venne brutalmente uccisa nella sua abitazione, condivisa con la Knox, nella serata tra il 31 ottobre e il 1° novembre 2007.

Dopo i 4 anni di carcere scontati (al pari del suo ex fidanzato Raffaele Sollecito) prima della clamorosa assoluzione in via definitiva nel 2015, Amanda Knox ha deciso di rifarsi una vita nella sua città, assumendo sempre più i contorni di una vera e propria star. Oggi un corpetto rosso, una gonna e un cappello incorniciano la sua voglia di normalità, per molti una macabra scelta che coincide con l'anniversario della morte di Meredith.

Il riserbo a cui la Knox aveva abituato la stampa internazionale ha lasciato il posto, scatto dopo scatto, alla condivisione pubblica delle sue "cartoline" di viaggio: ogni tappa in giro per il mondo è impressa su Instagram, il tutto in compagnia del fidanzato e dei suoi inseparabili gatti.

Per l'omicidio della studentessa inglese, l'unica condanna confermata è quella inflitta all'ivoriano Rudy Guede, (16 anni di carcere per "omicidio in concorso").

Amanda Knox è tornata nella sua Seattle e ha ripreso la sua vita e le sue passioni: è una giornalista freelance e ha scritto un libro sul caso Kercher (focalizzato sulla sua detenzione, conclusa nel 2011).