Una torbida vicenda, un giro di aborti clandestini sgominato. E' stato arrestato dalla compagnia dei Carabinieri di Mondragone un nigeriano di 51 anni. L'extracomunitario è accusato di avere praticato aborti clandestini su prostitute, anch'esse nigeriane, nel Casertano e di sequestro di persona. Friday Ewunoragbon è stato fermato in esecuzione di una misura cautelare emanata dalla magistratura di Santa Maria Capua Vetere che ha avallato la richiesta della Procura sammaritana. Il nigeriano era già stato denunciato nell'agosto del 2016 per avere praticato un aborto ad una ragazza al quinto mese di gravidanza.

La vicenda

Friday Ewunoragbon, conosciuto in tutta la provincia del casertano e soprattutto a Castel Volturno con il soprannome di "Doctor Friday", praticava aborti clandestini a donne nigeriane costrette dai loro sfruttatori ad interrompere gravidanze indesiderate, che potevano compromettere l'attività del mestiere più antico del mondo. L'uomo era considerato uno dei maggiori indiziati di reato per pratiche clandestine di interruzione della maternità su tutto il territorio nazionale. Il presunto colpevole chiedeva un compenso pari a 350 euro per mettere fine a gestazioni comprese tra la quarta e la quinta settimana e più di 2500 euro per gravidanze più inoltrate. I metodi usati dal nigeriano per causare gli aborti erano veramente disumani.

Era solito provocare la morte degli embrioni somministrando alle giovani donne farmaci che causavano rilevanti perdite ematiche e quindi emorragie interne, oppure effettuata maldestre e violente manovre manuali all'interno degli uteri femminili. L'africano veniva contattato quotidianamente da persone, nella maggior parte dei casi da speculatori nel giro della prostituzione che gli commissionavano gli aborti.

L'arresto

Le indagini sono partite in seguito ad una denuncia effettuata nell'agosto del 2016. Il nigeriano era sospettato di avere praticato sempre clandestinamente un aborto ad una ragazza al quinto mese di gravidanza. Il provvedimento di arresto è scattato in seguito ad una brevissima attività di intercettazioni telefoniche durata solo pochi giorni.

il sospettato infatti riceveva diverse telefonate da parte soprattutto di sfruttatori che gli commissionavano le pratiche abortive sulle giovani. Nessuna ragazza ha mai contattato spontaneamente "Doctor friday" per liberarsi del feto e quindi gli inquirenti hanno anche dedotto l'assenza di un loro consenso ai trattamenti del 51enne. Alcune giovani maltrattate provenivano anche da Roma, un giro quindi nazionale di atrocità. Durante l'irruzione in casa del sedicente medico i carabinieri hanno anche trovato due donne ventenni di origine africana che versavano in condizioni sanitarie di poca igiene. Poche ore prima avevano subito un trattamento abortivo da parte del reo, poi l'uomo era uscito chiudendole dentro l'appartamento. Per questo motivo è stato anche denunciato per sequestro di persona.