Da qualche giorno, come riporta il sito UNC, unione nazionale consumatori, circolava una voce secondo la quale i gestori telefonici sanzionati dall'Agcom per la pratica della fatturazione a 28 giorni, avevano già rimborsato i propri clienti. In particolare sembrava trattarsi di Tim e WindTre. In realtà lo stesso sito, così come il quotidiano Today.it, riportano che le voci erano false. Per gli operatori multati si è trattata di una buona occasione sprecata. Cosa accadrà infatti a questo punto se l'emendamento alla legge di bilancio dovesse passare e le fatture a 28 giorni diventassero illegali?

Accadrebbe che i rimborsi saranno automatici, e potranno arrivare sino ad un massimo di 50 euro ad abbonato. Vediamo come.

Indennizzo di 50 euro e multe più salate

Per fare un breve riassunto della situazione, ricordiamo che dal 2015 i gestori telefonici hanno adottato la pratica di fatturare a 28 giorni anziché a mese pieno, aumentando in questo modo il loro fatturato di quasi il 9%. L'Agcom, cioè l'autorità garante per le telecomunicazioni, ha subito richiamato i gestori contestando questa pratica poco corretta che all'inizio riguardava solo i gestori della telefonia mobile, coperta dal libero mercato. Quando però la pratica di fatturare a 4 settimane è stata adottata anche dagli operatori di telefonia fissa, adsl e fibra, l'Agcom ha detto stop, emanando la delibera 121/17/CONS che vietata di farlo, sanzionando di conseguenza.

E' cambiato qualcosa? No. Abbiamo spiegato anche perché ai gestori conviene pagare le multe piuttosto che revocare la pratica di fatturare 28 giorni per volta. Nei giorni scorsi l'onorevole Moroni del Pd aveva presentato una mozione per inserire nella legge di bilancio 2018 il veto alla pratica delle fatture a 4 settimane, ma di questa mozione nella legge non c'è traccia.

Il ministro dell'economia Calenda ha però fatto capire che l'emendamento potrebbe arrivare a breve. E cosa cambierà? Cambierà che se la legge vieterà espressamente di fatturare ogni 4 settimane, i gestori saranno costretti al rimborso, e dovranno pagare un forfait di indennizzo di 50 euro agli abbonati, ogni qual volta non rispetteranno il termine di un mese per le bollette. Inoltre le multe comminate saranno più salate.

Gestori telefonici: persa una bella occasione, dai rimborsi spontanei agli indennizzi obbligatori?

Ecco infatti quello che rischiano gli operatori se verrà approvata una legge che li rende di fatto colpevoli di una pratica scorretta. Se, nell'occhio del ciclone, i gestori avessero deciso spontaneamente di rimborsare i propri utenti per ogni mese "inventato" in più, non solo avrebbero reso un servizio ai consumatori, ma certamente avrebbero attirato a loro altri potenziali utenti come nessuno spot avrebbe potuto fare. Invece hanno deciso di mantenersi saldi sulle proprie posizioni e di continuare ad intascare denaro. Denaro che potrebbero essere costretti a risarcire, e in particolare fino a 50 euro per ogni abbonato. Ricordiamo che ad oggi chi ha un abbonamento per la rete fissa, adsl e fibra, o fissa + mobile nella stessa bolletta, ha diritto al rimborso, mentre se passa la legge, tutti saranno rimborsati, utenti "fissi" e "mobili", compresi quelli delle pay tv come Sky. Seguiremo la vicenda.

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