Costringeva le sue allieve, tutte minorenni, a rapporti sessuali con lui, ma anche con altri adulti, nei locali della palestra, compresa l'infermeria. Choc nel centro sportivo "Asd Askl" di Lonato del Garda, comune nel bresciano: l'istruttore e proprietario, il 43 enne Carmelo Cipriano, è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Brescia. I reati che gli vengono contestati sono gravissimi: violenza sessuale di gruppo, prostituzione minorile, atti sessuali con minori, e detenzione di materiale pedopornografico.

La notizia è stata data dall'agenzia Ansa, ma per il momento trapelano solo le informazioni essenziali.

L'accusa

L'accusa nei confronti di Carmelo Cipriano, origini siciliane, di Sant'Agata di Militello, sconvolge la comunità locale e non solo: dal 2008 al 2017, avrebbe costretto allieve minorenni ad avere rapporti sessuali con lui e anche con altri adulti, a vario titolo presenti in quella palestra. A dare avvio alle indagini, sarebbe stato proprio il racconto di una 12 enne, tra le prime a subire gli abusi sessuali, che ha trovato il coraggio di parlare. Quando la ragazzina ha visto che l'uomo si era appartato in una sala della palestra con un'altra coetanea, è andata dai carabinieri a raccontare cosa succedeva in quel posto.

Un luogo che sarebbe dovuto essere il tempio dell'educazione, non solo fisica ma anche morale, di giovani e giovanissimi allievi ed allieve. Oltre all'uomo arrestato, ci sono tre persone adulte indagate a piede libero nell'inchiesta del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani. Cipriano ha una sua pagina Facebook con foto e video pubblici in cui sfoggia doti ginniche e prestanza fisica.

O indossa il kimono da karate circondato da allievi ed allieve.

Un pedofilo arrestato a Monza

Proprio ieri è stato arrestato a Monza un altro pedofilo, Sergio Marziano, che invece cercava di adescare ragazzine all'uscita di scuola. Era già stato arrestato nel 2012 per tentata prostituzione minorile, atti osceni e corruzione di minorenni.

Aveva scontato la pena detentiva e in carcere aveva fatto un percorso con psicoterapeuti esperti di "sex offender" che però, a quanto pare, non l'ha cambiato. Uscito di prigione nel 2016, è tornato in azione lo scorso 11 settembre a Milano: ha tentato di violentare una bambina cinese di 6 anni spingendola nell'androne di un palazzo. Ma la piccola si è messa ad urlare, richiamando l'attenzione dei genitori e mettendolo in fuga. Marziano usava peluche e pupazzi come esca per far salire in auto le sue vittime e tentare approcci. Con la piccola cinese no: ha cercato di violentarla subito. Nei giorni scorsi, la Questura, d'intesa con la Procura, ha diffuso le immagini riprese da telecamere di sorveglianza che avevano fissato l'uomo in fuga.

Il caso del maniaco dell'ascensore

Curiosamente negli stessi giorni e nella stessa città, Milano, è tornato a colpire un altro predatore seriale, Edgar Bianchi, 40 enne. Ex barman, aveva già "all'attivo" 20 stupri di ragazzine aggredite a Genova tra il 2004 e il 2006, prevalentemente in ascensore o sui pianerottoli. Anche lui aveva fatto un percorso di riabilitazione in carcere. Dopo aver scontato 8 anni di reclusione, da 3 era in libertà. Lo scorso 28 settembre, ha violentato una 13 enne nell'androne di un palazzo. Anche lui è stato arrestato grazie alle immagini riprese dalle telecamere della metro. Era molto riconoscibile per via di un grosso tutore alla gamba sinistra. Interrogato, ha lamentato di esserci "ricascato" proprio quando voleva fare una vita normale e ha chiesto d'essere curato.