Washington sta facendo di tutto per risolvere pacificamente la crisi nella penisola coreana, ma anche no. Non è una visione amaramente ironica della questione, ma è quanto si evince dai toni palesemente diversi usati da due tra i più importanti componenti della squadra di governo del presidente Donald Trump. Pertanto, 'soluzione diplomatica fino a quando sarà possibile' è la posizione espressa dal segretario di Stato, Rex Tillerson, mentre il consigliere per la sicurezza nazionale, H.R. McMaster, parla di una 'capacità nucleare che non terrà al sicuro la Corea del Nord'.

Tillerson: 'Trump non vuole la guerra'

Gli Stati Uniti, pertanto, stanno cercando di risolvere la crisi attraverso la diplomazia. Lo ha affermato Rex Tilerson nel corso di un'intervista rilasciata alla Cnn. Il capo della diplomazia USA ha assicurato che "il presidente Trump vuole che la questione sia risolta in maniera pacifica, attraverso la diplomazia. Non sta cercando la guerra contro la Corea del Nord. Pertanto - ha aggiunto - proseguiremo i nostri sforzi diplomatici fino al momento in cui non cadrà la prima bomba". Ad essere sinceri, i rapporti tra Donad Trump e Rex Tillerson sono stati dipinti come 'poco idilliaci' negli ultimi tempi. Dimostrazione pratica sono le dichiarazioni contrastanti ed anche le azioni dei due, sia per quanto riguarda la crisi coreana, sia per la recentissima questione con l'Iran dove Trump ha decretato l'uscita degli Stati Uniti dai trattato sul nucleare, nonostante le rassicurazioni di Tillerson su una presa di posizione del presidente che sarebbe stata meno drastica.

McMaster: 'Le armi nucleari non terranno Kim al sicuro'

I toni utilizzati dal 'falco' H.R. McMaster sono ben diversi. Il consigliere alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti è stato intervistato da Fox News. "Il presidente farà tutto ciò che è consentito fare per impedire un attacco della Corea del Nord, questo è il punto. Kim Jong-un ritiene che sviluppare la capacità nucleare del suo Paese lo possa tenere al sicuro, ma in realtà è l'esatto contrario".

Kim: 'Trump è un mercante di guerra'

I toni della 'guerra verbale' tra Washington e Pyongyang non si sono affatto attenuati. L'ultima accusa che arriva dall'estremo oriente è contenuta in un editoriale scritto sul Rodong Sinmun, quotidiano ufficiale del regime, i cui toni molto duri sono rilanciati in un comunicato dell'agenzia di stampa Kcna.

"Trump è un mercante di guerra ed uno strangolatore della pace - si legge nell'articolo - che sta vendendo armi alla Corea del Sud ed al Giappone. In questo modo arricchisce le aziende americane che producono armi, ma contemporaneamente alimenta la tensione nella penisola coreana".

USA-Corea del Sud, al via le esercitazioni

Intanto le forze navali di Stati Uniti e Corea del Sud hanno iniziato le esercitazioni congiunte che vedranno impegnate circa 40 imbarcazioni militari nel Mar del Giappone e nel Mar Giallo. Tra queste anche la portaerei statunitense a propulsione nucleare 'Ronald Reagan', uno dei fiori all'occhiello della Marina militare di Washington. Si tratta di manovre che hanno la funzione di 'deterrenza' nei confronti di eventuali provocazioni che possano partire dalla Corea del Nord. Il regime di Pyongyang ha più volte espresso la sua contrarietà e considera queste esercitazioni "le prove generali per un attacco contro la Repubblica Democratica Popolare di Corea".