Misure più efficaci per il controllo del quantitativo di smog nell'aria, richieste continue ai comuni. Legambiente assiste al settimo giorno di Inquinamento dell'aria nel nord Italia, con Cremona e la sua provincia che hanno registrato picchi di smog notevoli e assolutamente poco confortanti. Sono infatti ben 83 i milligrammi a centimetro cubo registrati domenica 15 ottobre. Un quantitativo notevole, eccessivamente elevato sia per il periodo dell'anno che per le temperature, ancora non eccessivamente basse e che quindi permetterebbero di circolare ancora o a piedi o in bicicletta.

Misure antinquinamento

Oggi, martedì 17 ottobre, è il primo giorno in cui, su spinta di Legambiente, c'è stata l'attivazione delle prime manovre antinquinamento, con l'obiettivo di riportare la situazione a livelli più accettabili sia in breve termine che a lungo termine. La situazione, al momento, non sembrerebbe però migliorare, al punto che Legambiente sarebbe al lavoro per l'attuazione del secondo step, più rigido e stringente.

L'intervento dei comuni

Legambiente, infatti, è convinta che se i comuni di tutta la provincia di Cremona, ma in generale del nord Italia, riuscissero ad attivare le misure richieste, si potrebbe in breve tempo arrivare ad una soluzione di una situazione sconveniente a livello mediatico ma soprattutto in termini di salute dei cittadini, che sperano in una variazione in positivo della situazione.

Parlando di Cremona, il traffico non sembrerebbe risentire al momento delle manovre antinquinamento disposte da legambiente, anche se è possibile che nei prossimi giorni venga attivata qualche manovra di modifica della circolazione su mezzi a carburante per limitare il traffico e quindi la presenza di smog nell'aria.

I possibili effetti

Ricordiamo, comunque, che lo smog non è un problema solo per i polmoni dei cittadini. Secondo uno studio dell'Università di Torino, infatti, il 53 percento dei campioni prelevati dalla saliva e dalle mucose dei bambini coinvolti nella sperimentazione, presentava chiari segni di mutazioni genetiche, dovute all'eccessiva esposizione a caldaie, automobili, scooter durante la giornata.

A favorire questa situazione, la quasi totale assenza di vento sul territorio torinese, che permetteva l'accumulo di polveri sottili, con tutti i rischi del caso. Cremona intanto si muove, alla ricerca di soluzioni all'emergenza smog.