Il pm del tribunale per i minori di Lecce ha chiesto che venga eseguita una perizia psichiatrica nei confronti di Lucio, il diciassettenne reo confesso che ha assassinato la sua fidanzata Noemi Durini. Il caso ha scosso l'opinione pubblica, non sono per la giovane età dei protagonisti, ma anche per le modalità in cui si è svolta l'azione. Il corpo della ragazza è stato ritrovato ben dieci giorni dopo la sua scomparsa a Castrignano del Capo, sotto un mucchio di sassi. Alla perizia sul ragazzo si procederà nel corso di un incidente probatorio, un'udienza particolare nell'ambito della quale si cristallizzano le prove che verranno utilizzate in giudizio e saranno alla base della decisione del giudice.

Insomma, sta per compiersi una tappa importantissima del processo. La capacitàdi intendere e di volere di un minore che ha compiuto 14 anni, infatti, deve essere accertata nel caso concreto, non essendo assolutamente possibile presumerla. Il passare del tempo potrebbe pregiudicare l'assunziione di tale prova, per cui si anticipa il momento della sua assunzione, proprio grazie all'incidente probatorio. Al di là dei dettagli tecinici, resta il fatto che una ragazzina è morta e c'è una famiglia che chiede giustizia.

Noemi Durini: cosa rivelerà la perizia su Lucio?

Grande attesa, dunque per il risultato della perizia su Lucio. Attualmente il ragazzo è detenuto in una struttura per minori in Sardegna, a Quartuccio.L'accusa formulata contro di lui è quella di omicidio premeditato, aggravato anche da futili motivi e crudeltà.Le telecamere sembrano confermare la versione fornita dal reo confesso, anche perchè sono stati inquadrati solo i due ragazzi, nessun altro.

Dunque, si è escluso subito il concorso di altre persone, magari adulte. Le videocamere hanno ripreso proprio l'ingresso dell'uliveto dove è stato ritrovato il corpo della giovane vittima. Secondo la versione di Lucio, Noemi avrebbe voluto uccidere i genitori del suo ragazzo, circostanza che avrebbe fatto scattare in lui la molla dell'omicidio.

La famiglia della vittima, invece, nega quanto affermato da Lucio, sostenendo che Noemi abbia tentato più volte di fare la "crocerossina" con il giovane, sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio. Dunque, la ragazza avrebbe avuto verso il fidanzato una sorta di istinto protettivo, tutt'altro che offensivo. Che tra le due famiglie non corra buon sangue è ormai chiaro a tutti, spetta agli inquirenti far luce sulla tragica vicenda.