L'Associazione Luca Coscioni, tramite le pagine de "La Stampa", ci ha confermato che finirà davanti a un Tribunale il caso di due genitori che si trovano in contrasto riguardo alla vaccinazione della propria figlia. Si tratta di un ente a cui si è rivolta una madre, disperata, a causa della propria battaglia contro il marito Anti-Vax per avere un'assistenza legale.

Il padre, infatti, un attivista No-Vax, sarebbe contrario alle decisioni della madre di vaccinare la propria figlia di 13 mesi per poterla iscrivere all'asilo nido. E' così che chiede la legge: deve essere rispettato un obbligo legislativo.

Per questo motivo l'uomo è stato denunciato dalla donna e la decisione finale sul da farsi avverrà di fronte a un giudice.

Per procedere alla vaccinazione i genitori devono essere entrambi d'accordo

Purtroppo la madre, prima di arrivare a questa decisione, si era rivolta all'Asl, ai carabinieri, agli assistenti sociali e addirittura alla scuola, ma nessuna di queste associazioni era riuscita a risolvere il problema, facendolo passare, anzi, come non di propria competenza. Il modulo per procedere alla vaccinazione, però, non può avere il consenso solo della madre, ma necessita dell'accordo di entrambi i genitori i quali hanno preferito mantenere l'anonimato, sia dei loro nomi sia del luogo di provenienza, in modo tale da tutelare la privacy della loro figlia ancora in tenera età.

La sua salute, però, è molto importante, quindi alla madre è sembrato giusto denunciare subito la vicenda.

La testimonianza dell'avvocato Filomena Gallo

Purtroppo, anche da parte dell'avvocato fornito gratuitamente dall'associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo, è arrivata una risposta molto simile a quelle già sentite: non può far vaccinare la propria figlia senza avere anche il consenso del padre.

L'unica soluzione che può rimanerle è quella di rivolgersi al Tribunale dei Minori. Il giudice avrà tempo un mese per prendere la decisione finale.

Secondo l'avvocato Gallo, il giudice non avrà dubbi sull'autorizzazione alla vaccinazione, in quanto si tratta della salute di molti bambini, non solo di quella della famiglia in questione, in quanto all'asilo nido è molto facile trasmettere delle malattie agli altri compagni di gioco.

Si esce dalla sfera dei semplici diritti personali e si entra, invece, in quella dei diritti di terzi.

L'avvocato Filomena Gallo, poi, ha voluto concludere la sua testimonianza lanciando un appello a tutte le donne che si trovano nella stessa condizione, chiedendo di non avere paura a rivolgersi al Tribunale dei Minori. Sarebbe opportuno, inoltre, sempre secondo l'avvocato, cercare di risolvere questa situazione tramite delle campagne informative di massa. In questo modo si potrebbe convincere, anche i più estremisti, di come moltissime malattie mortali siano state sconfitte proprio grazie alle vaccinazioni.