Se l'ipotesi di un conflitto tra Stati Uniti d'America e Corea del Nord risuona come una minaccia che potrebbe provocare milioni di vittime a causa di una guerra senza precedenti, gli affari di certo non si fermano, e stavolta a guadagnarci sono proprio gli USA. Purtroppo bisogna constatare che i conflitti non portano solo morte e distruzione, poiché ci sono alcuni Paesi che ne traggono cospicui vantaggi economici e politici.

Un esempio lampante sul giro d'affari che ruota intorno alle armi riguarda Giappone e America. Infatti il governo giapponese, a causa della costante minaccia rappresentata da Pyongyang, ha deciso di acquistare ben 56 missili dagli Stati Uniti, spendendo la "modica cifra" di 113 milioni di dollari.

Il Giappone corre ai ripari acquistando 56 missili

La produzione e la vendita di armi sono tra i principali canali di incasso per gli Stati Uniti. Gli scontri recenti e le rispettive minacce di guerra tra la Repubblica Popolare Democratica di Corea e gli States fanno temere terribili scenari di morte. Al momento, però, proprio a causa del pericolo rappresentato dalla Corea del Nord per gli Stati limitrofi quali Giappone e Corea del Sud, questi sono stati costretti a correre ai ripari per difendersi.

Per quanto riguarda Seul, gli USA, nonostante le numerose polemiche e proteste avanzate dalla popolazione locale, hanno importato ed installato il sistema anti missile Thaad, che sarebbe in grado di fare da scudo missilistico in caso di attacco da parte di Pyongyang, e che attualmente risulta come una sorta di base militare americana in territorio sudcoreano.

Il Giappone, invece, vistosi sorvolare da ben due missili nordcoreani lanciati negli ultimi test balistici ordinati da Kim Jong-un, ha ben pensato di armarsi ed acquistare 56 missili a medio raggio dagli Stati Uniti d'America, armamento ritenuto indispensabile per la difesa del Paese, costato ben 113 milioni di dollari.

Gli USA hanno guadagnato 113 milioni di dollari

Una pioggia di dollari per un solo ordine di missili: ben 113, infatti, sono i milioni spesi dal Giappone, che sono andati a rimpinguare le casse delle industrie di armi americane. Secondo una stima inerente l'anno 2016, il settore bellico statunitense vanterebbe un fatturato di circa 13,5 miliardi. Un business da capogiro quello americano che, solo per l'anno 2016, avrebbe incassato circa 49,2 miliardi di dollari.