Lo scenario politico mondiale appare sempre più teso. Infatti, oltre al tragico attentato di Las Vegas, che non sembra essere stato ordinato dall'ISIS, preoccupa ogni giorno di più la questione nordcoreana e si teme l'escalation. Infatti Kim Jong-Un, il giovane dittatore della Corea del Nord, e il Presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump, continuano a scambiarsi minacce. Ci si chiede a questo punto se le provocazioni rimarranno per sempre tali o se, prima o poi, si entrerà in guerra, scatenando un conflitto su larga scala. Andiamo a vedere nel dettaglio la questione.

Corea del Sud: stop ai test nucleari

Pochi giorni fa il ministro degli esteri sudcoreano, Kang Kyung-wha, è rientrata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UN), in cui è stato chiesto a Pyongyang di porre fine ai suoi test nucleari. La richiesta non meraviglia, siccome Seul era stato invaso poche settimane fa dai gas nucleari fuoriusciti dalla Corea del Nord. La risposta di Kim Jong-Un alle richieste sudcoreane non si è fatta attendere ed è apparsa quantomai intimidatoria. Inoltre, le testate di regime del Nord, affermano che sono ad un passo dall'ultimare il loro programma nucleare, cosa che rende la Repubblica Popolare Democratica di Corea molto pericolosa per tutto il mondo. Infatti i missili balistici che testano sono ICBM (intercontinental ballistic missile) ovvero razzi intercontinentali.

Le intimidazioni della Corea del Nord

Oltre al Rodong Sinmun, una testata giornalistica di regime, che ha riportato la news in cui ci si rivolgeva al Sud dicendo che è meglio per loro "se si cuciono le labbra", anche l'Uriminzokkiri ha riportato delle gravi minacce nei confronti degli Stati Uniti d'America, che sarebbero stati condotti verso la loro "miserabile estinzione".

Altre testate di regime affermano che le sanzioni imposte sono state degli "atti criminosi e brutali", oltre che una "grossa violazione dei principi universali" e che per questo gli USA "pagheranno fino all'ultimo penny". Secondo molti analisti, il Nord Corea non attaccherà mai gli Stati Uniti o un loro alleato, poiché è consapevole che questo sarebbe un atto suicida, visto che il proprio armamentario bellico è di molto inferiore a quello degli stati membri delle Nazioni Unite. Non ci resta altro che aspettare nuove notizie dal campo della politica internazionale, sperando che tutto vada per il meglio. A voi i commenti.