Una storia che ha luogo a taiwan, il gruppo di isole considerate come la Repubblica della Cina, e che presenta dei particolari davvero sconvolgenti sembra aver fatto in pochissime ore il giro del mondo. Si tratta di una spiacevole storia, e forse addirittura fuori dal normale, che vede come protagonista non propriamente volontario un uomo che sembra aver fatto i conti con una erezione alquanto prolungata che si portava dietro da circa una settimana. L'uomo, senza lasciarsi prendere dal panico o dalla vergogna, ha ben deciso di recarsi in ospedale e di esporre quanto accaduto ai medici, lamentando sin da subito un non poco invadente e fastidioso problema a livello dei genitali.

Dopo una accurata serie di analisi, all'uomo è stata diagnosticata una forma di cancro particolarmente aggressiva che avrebbe potuto compromettere in maniera del tutto irreparabile la vita dell'uomo che, se non fosse stato per il suo temperamento, avrebbe ignorato gli avvertimenti che il suo corpo stava cercando di fornirgli.

Non si trattava di una erezione sessuale, ma di un vero e proprio tumore

Una vera e propria massa tumorale che aveva intaccato le parti intime del pover'uomo, costringendo così i vasi sanguigni e provocando una "vera e propria" erezione (ovviamente si trattava di una reazione "apparente"). Secondo le analisi e le indagini portate avanti dagli specialisti del settore, l'uomo avrebbe, in passato, rifiutato una operazione di asportazione del tumore non urgente.

Il rifiutarsi di sottoporsi a questa operazione non avrebbe fatto altro che aggravare la situazione salutare dell'uomo, permettendo alla massa tumorale di nutrirsi ed accrescere sempre più, raggiungendo così dimensioni alquanto preoccupanti. Ciò ha costretto i medici ad iniziare una procedura di preparazione all'operazione che dovrebbe garantire la buona riuscita dell'operazione dopo un paio di cicli di chemioterapia (che i medici devono ancora concordare con l'uomo).

Ovviamente i medici hanno messo sin da subito in chiaro le cose comunicando al paziente che la sua vita sessuale non sarebbe stata mai più la stessa e che se avesse voluto salvare la propria vita avrebbe dovuto rinunciare ad una parte non poco consistente dei suoi organi riproduttivi. Potrà sembrare forse una banalissima storiella, ma quanto accaduto a Taiwan dovrebbe far riflettere non poche persone, invogliandole così a sottoporsi a controlli di routine piuttosto che a semplici visite occasionali.