Venti di guerra soffiano sull'estremo oriente, ma non solo. C'è chi pensa che la Corea del Nord possa rappresentare una minaccia anche per l'Europa, nonostante Kim Jong-un non abbia mai apertamente minacciato altre nazioni, a parte ovviamente gli Stati Uniti. Ma quello espresso alla stampa giapponese non è un parere qualunque ed assume una certa importanza, se appartiene al segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

'Abbiamo mezzi e determinazione per un contrattacco'

Stoltenberg pertanto guarda avanti, forse un pò troppo. "Dobbiamo renderci conto - dice ai cronisti della testata Yomiuri Shinbun - che anche l'Europa e, dunque, gli Stati membri dell'Alleanza Atlantica sono alla portata dei missili di Pyongynag.

Ma nel caso si verifichi questa eventualità, la Nato ha mezzi per reagire e sarebbe determinata a contrattaccare". L'unico modo per prevenire una guerra che potrebbe pericolosamente allargarsi, secondo Jens Stoltenberg, è quello di rafforzare ulteriormente le sanzioni sulla Corea del Nord. "Dobbiamo costringerli a negoziare". Da sottolineare che una soluzione per aprire i negoziati era stata prospettata da Russia e Cina, il famoso 'doppio congelamento' che prevedeva, nel contempo, lo stop dei test missilistici e dei programmi di sviluppo nucleare da parte del piccolo Stato comunista e la smobilitazione di un autentico arsenale che gli Stati Uniti hanno 'piazzato' in Corea del Sud e nel Mare del Giappone. Una proposta sdegnosamente rigettata dall'ambasciatrice statunitense all'ONU, Nikki Haley.