L'Ictus è una malattia che colpisce circa 17 milioni di persone nel mondo e 200.000 in Italia ogni anno. E' una malattia che spesso è mortale e a volte lascia con danni permanenti piuttosto invalidanti. I dati confermano che l'ictus nell'anno 2016 ha ucciso o causato invalidità in un impressionante numero di persone. Si stima che siano stati sottratti circa 116 milioni di anni di vita in totale.

Ictus e la dieta mediterranea

L'ictus è considerata essere la seconda causa di morte nel mondo. Ogni anno viene dedicata una giornata di sensibilizzazione su questo tema, il 29 Ottobre è stato scelto dall'organizzazione mondiale dell'ictus, e coinvolge tramite le sue campagne di sensibilizzazione 85 Paesi nel mondo.

Questa malattia è molto invalidante ma la prevenzione gioca un ruolo decisivo, se si conosce si può prevenire ed evitare nei prossimi anni un affollamento degli ospedali dovuto a questo problema.

Il 20% delle persone colpite muore mentre circa il 25% deve convivere con gravi disabilità. La dottoressa Simona Giampaoli del dipartimento malattie cardiovascolari dell'stituto Superiore di Sanità fa notare che il nostro Paese è ad alto rischio ictus per due motivi principalmente. Uno riguarda la longevità del popolo italiano (l'ictus colpisce spesso gli anziani) e l'altro, a sorpresa, è la dieta mediterranea accusata di un eccessivo uso del sale. Si tratta di una rivelazione paradossale in quanto la dieta mediterranea è indicata dalla medicina moderna di essere un regime alimentare perfetto.

L'eccessivo consumo di sale favorisce lo sviluppo di alcune malattie cardiache, come l'ipertensione arteriosa, patologie renali, patologie del tubo digerente e malattie cardio-cerebrovascolari. Alcune patologie classiche dell'età adulta, come la fibrillazione atriale, l'infarto del miocardio o l'ipertrofia ventricolare sinistra sono considerati essere predittori dell'ictus.

Le nuove frontiere della riabilitazione

Fortunatamente la scienza non sta a guardare e comincia ad offrire speranze di recupero più concrete e soprattutto fuori dagli ospedali. I ricercatori del Campus Bio-Medico di Roma stanno lavorando a una tecnologia che permetterà alle future vittime di ictus di poter proseguire l'iter di riabilitazione grazie all'ausilio di un robot e presso le proprie abitazioni. Sarà facile da trasportare, all'interno di un trolley, e faciliterà il recupero degli arti superiori.