La prima sperimentazione è avvenuta in India ed ora anche una cittadina in islanda ha adottato le nuove strisce pedonali 3D. Ad Ísafjördur infatti, è stato da poco inaugurato il particolare passaggio pedonale. La ditta norvegese Vegamàlun, specializzata in segnaletica stradale, ha avuto l'idea di creare queste strisce tridimensionali che possono essere molto utili agli automobilisti, ma soprattutto ai pedoni. Infatti, come si vede dalla foto, grazie ad una tecnica particolare, si viene a creare una illusione ottica che fa percepire all'automobilista le strisce come tridimensionali.

Può sembrare una sorta di Street Painting evoluto. Infatti un pò ovunque nel mondo si possono trovare esempi di strisce pedonali contaminate da artisti e scienziati: da quelle multicolore di Madrid in Spagna, a quelle a forma di cerniera o di cartoccio Mc Donald's per le patatine, o quelle a forma di tastiera di pianoforte, tutte negli Stati Uniti.

Oltre la street art: il 3D per la sicurezza stradale dei pedoni

Non si è mai andato oltre la Street Art, che pur essendo un ottimo esempio di arredo urbano, non ha nessun impatto sul miglioramento della sicurezza dei pedoni nelle città. Ora invece chi si troverà a passare per la cittadina islandese avrà la netta sensazione che queste strisce siano sollevate da terra e la reazione dell'automobilista dovrebbe essere immediata, rallentare, fino a fermarsi in caso di passaggio.

Gli incidenti più gravi infatti avvengono a causa della scarsa visibilità, soprattutto in caso di maltempo, delle normali segnaletiche a terra, per cui sollevare letteralmente le strisce bianche dal manto stradale può essere un grande deterrente per gli automobilisti e può incidere notevolmente sulla diminuzione dei sinistri stradali nelle grandi città.

La novità di questa potente illusione ottica sta nel dipingere le strisce in modo particolare con un gioco di ombre che le faccia sembrare ai nostri occhi letteralmente staccate da terra e fluttuanti in aria.

Dopo l'esperimento islandese arriveranno anche in Italia?

Questa tecnologia è ora disponibile solo nella cittadina islandese, che diciamolo, essendo davvero piccola e con solo 2600 abitanti circa, non dovrebbe avere una incidenza di sinistri stradali molto alta, ma potrebbe essere un ottimo inizio per sperimentare questa novità e scoprire l'effetto a lungo termine sulla viabilità. Sembra un esperimento di laboratorio su poche "cavie" per determinare la valenza del progetto in attesa di esportarlo un po' ovunque.