Sciopero della fame per il maestro delle elementari di Ferrara Franco Lorenzoni e per altri 800 insegnati di varie parti d'Italia per protestare contro il rinvio della legge riguardante lo Ius soli; "Considero tutti i miei studenti italiani", ha affermato Lorenzoni, anche se non avranno mai la cittadinanza italiana.

Sciopera per lo Ius Soli

Secondo il maestro di una scuola elementare di Ferrara, i bambini stranieri, che attualmente stanno ottenendo l'istruzione scolastica nel nostro paese, non sono e non saranno mai riconosciuti come cittadini italiani.

Una causa che sia Franco Lorenzoni sia altri 800 insegnanti hanno preso a cuore tanto da fare per protesta, uno sciopero della fame. Il maestro ha spiegato che quotidianamente con il suo insegnamento cerca di coinvolgere e dare dignità a tutti i suoi bambini, stranieri e non, comportandosi equamente perché afferma "abbiamo tutti con gli stessi diritti" .

Lorenzoni ha anche citato una legge italiana che è stata resa operativa nel novembre del 2012 la quale parla di cittadinanza attiva, ovvero "insegnare costruendo le competenze per la cittadinanza" ed è quello che il maestro sta dicendo di fare, anche se, per il momento, l'approvazione della legge "Ius Soli" è stata rimandata.

Confronto aperto con altre scuole

Lorenzoni dice di trovarsi attualmente ad un bivio in quanto è sì pagato dallo Stato, ma è anche costretto a scegliere "quando invece la missione dell'insegnante è educare tutti allo stesso modo". Il maestro ha affermato che la maggior parte delle volte per gli educatori non è sempre così facile confrontarsi con tante realtà diverse, tanto da trovarsi spesso di fronte ad un bivio, ovvero quello di decidere se aprire la propria mente verso questi bambini provenienti da paesi differenti, oppure se continuare a vedere il mondo con gli stessi occhi di sempre.

L'opinione di Lorenzoni rappresenta nella giornata di oggi, 3 ottobre, la stessa per altri 800 insegnanti che stanno cercando di costruire un certo tipo di relazione tra la nostra cultura italiana e quella di altri paesi. Non tutti però sono in accordo con il pensiero del maestro che oggi inizierà il suo sciopero della fame per protesta, ricordiamo ad esempio il blitz dell'estrema destra che ci fu a Mantova nel giugno di quest'anno, quando la "Giornata Mondiale del Rifugiato" venne interrotta da un irruzione con fumogeni e cartelli con la scritta "No Ius Soli, basta invasione!".