Una volta era considerata la droga dei vip e dei ricchi, adesso è una sostanza accessibile a tutti. La nuova frontiera della cocaina a Napoli sbanca un altro record, ovvero quello del prezzo: una dose in città viene venduta a soli 7 euro, anche se allungata e non del tutto purissima. La vendita sottocosto della droga è gestita soprattutto dalle comunità degli africani che si trovano nei pressi di piazza Garibaldi, sede della stazione centrale a Napoli e si punta al mercato degli stranieri, che non hanno grossi mezzi economici per poter acquistare droga.

Effetti devastanti per la salute

Secondo i dati che emergono da un’inchiesta del quotidiano Il Mattino di Napoli, è possibile trovarla alle Case Nuove (un quartiere alle spalle del Loreto Mare tra la stazione centrale e via Marina) a pochissimi euro. C’è differenza di prezzo e di qualità con la cocaina venduta altrove. Le dosi sono tagliate con un rapporto 1 a 5, ovvero quelle da mezzo grammo per le quali, per ognuna, se ne ricavano ben 5. Il problema, però è il rischio per la salute di chi ne fa uso, oltre a quelli comuni per chi assume droga abitualmente. Infatti, nelle bustine vendute a basso costo, la percentuale di cocaina non supera il 5%, mentre tutto il resto della droga è completata da mannitolo e lidocaina.

Lo scenario che emerge è inquietante. Il mercato al quale si rivolge la droga è quello degli extracomunitari, che nei loro Paesi, per la povertà che c’è, si ritrovano a sniffare colle, kerosene oppure a inalare lacca. Una volta arrivati a Napoli, invece, i clienti acquistano le dosi e le consumano in bottigliette, inalando i vapori che si formano con il riscaldamento della plastica.

Cambiato il sistema di vendita

Un sistema che ha portato anche al cambiamento del mercato per la vendita della droga al dettaglio, che deve già fare i conti con le numerose irruzioni delle forze dell’ordine che smantellano piazze di spaccio quasi quotidianamente nel capoluogo partenopeo. Ormai diventa difficile trovare i pusher di strada a Napoli, mentre sempre più vengono utilizzate delle terze persone pagate a giornata per fare da tramite tra gli spacciatori e gli assuntori.

È un metodo che non dà nell'occhio, soprattutto perché quando si tratta di clienti extracomunitari, e la maggior parte lo sono, si trovano nei pressi della stazione, dove il numero di stranieri è elevato e non si crea quell’andirivieni che insospettisce le forze dell'ordine e la gente del posto, ormai abituata sempre più a convivere con un fenomeno che diventa sempre più popolare e che rischia di mettere in ginocchio un'intera città.