Una nuova Astronomia si sta facendo strada nel mondo scientifico per cercare di esaminare il fenomeno che sta alla base dell'origine dell'universo, conosciuto come Big Bang, che risale a 14 miliardi di anni fa. Questa ricerca si basa su due grandi progetti denominati Lisa ed Einstein Telescope, in cui l'Italia gioca un ruolo fondamentale. La nuova astronomia che si occupa delle origini dell'Universo si occupa prevalentemente dello studio di 'messaggeri cosmici' diversi, quali le onde gravitazionali, le immagini ottiche, nell'ultravioletto e nell'infrarosso, o i raggi x.

Cos'è il Big Bang

La teoria classica del Big Bang si basa su un modello cosmologico per cui l'Universo si sia formato circa 14 miliardi di anni fa, grazie ad un'espansione verificatosi a velocità elevatissima in un tempo passato. La caratteristica fondamentale di questa teoria consiste nel fatto che questo processo non si sia mai fermato, ma che continui ancora. Questa convinzione è alla base della cosiddetta nuova astronomia, che si prefigge infatti di studiare il fenomeno delle origini dell'Universo attraverso occhi nuovi, e grazie alla collaborazione di vari Stati, tra cui l'Italia gioca in prima fila per arrivare ad una visione completa del Big Bang.

I due progetti per lo studio del Big Bang

Il primo progetto che si occuperà dello studio del Big Bang è stato denominato Lisa (Laser Interferometer Space Antenna) si basa su una missione dell'Esa (Agenzia Spaziale Europea). In tale occasione verranno lanciati tre satelliti, il cui lancio è previsto nel 2034, e verranno posizionati a formare un triangolo equilatero con i lati lunghi 2,5 milioni di chilometri.

Secondo quanto riportato dal presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Roberto Battiston, la realizzazione del progetto Lisa permetterà di conoscere aspetti sull'origine dell'Universo a cui oggi non si è ancora arrivati.

L'altro grande progetto è denominato Einstein Telescope, e verrà seguito da otto università e centri di ricerca europei, tra i quali l'Istituto Nazionale Italiano di Fisica Nucleare (Infn).

L'Einstein Telescope agirà principalmente da Terra e rappresenterà un passo successivo innovativo rispetto ai precedenti Ligo e Virgo, i due più importanti rilevatori di onde gravitazionali che vengono utilizzati attualmente e si sono rilevati indispensabili per le scoperte cosmiche realizzate fino adesso.