Nella notte fra sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre 2017 - e precisamente alle tre del mattino - scatta l'ora solare, ovvero quella naturalmente regolata dai moti terrestri e durerà fino a marzo 2018: in questa data si ritornerà all'ora legale. Gli orologi di casa, quelli appesi alla parete, oppure le sveglie, hanno bisogno di essere regolate a mano. In particolare, bisogna spostare le lancette un'ora indietro - prima di andare a letto o dopo essersi svegliati il giorno dopo: un'ora in più di sonno, dunque. Ma non è detto che faccia bene alla salute.

Ovviamente i dispositivi di ultima generazione non hanno bisogno di un intervento dalle nostre mani: gli smartphone e i computer sono direttamente regolati dai satelliti.

Effetti sulla salute

Come già accennato sopra, non sempre dormire un'ora in più fa bene - come del resto anche dormire un'ora in meno. Oltre al cosiddetto "mal d'autunno" che si traduce molto spesso in spossatezza che sembra non andare mai via, ci sono altri effetti collaterali che spesso si accompagnano a questo fenomeno. Stiamo parlando di una forte difficoltà di alzarsi dal letto al mattino, difficoltà di concentrazione e un drastico calo delle energie che ci impedisce di essere efficienti come vorremmo. Questo è dovuto soprattutto al cambiamento drastico che si verifica dal momento in cui la luce solare è minore quando siamo perfettamente svegli, ovvero nel pomeriggio, e l'"anticipo" con cui il sole sorge.

Sembra che i cari e vecchi rimedi come lo svolgere attività fisica - anche una passeggiata di mezz'ora - e il ritagliarsi un po' di tempo per se stessi dedicandosi anche ad un hobby facciano il loro buon effetto rigenerante. Questo vale anche quando non si riesce a dormire la notte: stare svegli a letto non fa altro che portare ulteriore stress al corpo e alla mente.

Perciò alzarsi e fare qualcosa, o sedersi e leggere può conciliare il sonno la sera successiva.

Anche l'alimentazione gioca la propria carta: basti pensare che fare pasti leggeri, soprattutto la sera, e nutrirsi di frutta, anche secca, di verdura e di pasta e riso senza eccedere con i condimenti, possono aiutare l'organismo ad immagazzinare più vitamine e a farci stare meglio.

Fibre, calcio e omega 3 sono i migliori alleati. Nel caso tutto questo non sia sufficiente, si può ricorrere agli integratori che si trovano in commercio. Ma attenzione: non è bene sostituirli agli alimenti.