Fabrizio Miccoli, ex capitano del Palermo, è stato condannato quest'oggi dal Gup del tribunale di Palermo Walter Tuturici a tre anni e sei mesi di carcere per estorsione aggravata. L'ex bomber rosanero aveva sempre respinto qualsiasi accusa mossa nei suoi riguardi per i fatti risalenti tra il 2010 ed il 2011, ma oggi è arrivata la stangata.

Il caso

I guai per Miccoli cominciano nell'Ottobre dello scorso anno quando il gip del tribunale di Palermo, Fernando Sestito, dispose l'imputazione coatta dell'ex Palermo, accusato di concorso in estorsione aggravata dall'aver agevolato Cosa Nostra.

Inizialmente, la Procura di Palermo aveva chiesto l'archiviazione per Miccoli, mandando a processo Mauro Lauricella e Gioacchino Amato, poi condannati. Tuttavia, l'archiviazione fu respinta. Miccoli viene accusato più dettagliatamente per aver tentato di recuperare 12mila euro circa per una vicenda relativa alla gestione della discoteca Paparazzi di Isola delle Femmine rivolgendosi a Cosa Nostra ed incaricando proprio Lauricella di ciò. Il calciatore, però, ha sempre sottolineato che all'epoca non sapeva della parentela tra Lauricella e "U Scintilluni".

Nel Luglio del 2016, il collegio della seconda sezione assolve i due imputati, ovvero Miccoli e Amato, mentre resta la condanna ad un anno con la sospensiva per Lauricella solo per violenza privata aggravata dall'estorsione.

Inizialmente, la richiesta di condanna per Lauricella ed Amato era rispettivamente a 10 e 12 anni. Il tutto, però, non ha convinto il Gup di Palermo che crede nella colpevolezza di Miccoli e dopo un anno ha deciso di condannare l'ex rosanero che, in tribunale, non ha voluto commentare una sentenza abbastanza controversa.Infatti occorre capire perché il Tribunale di Palermo ha assolto Miccoli e Amato, mentre il Gup insiste sulla via della condanna.

La sensazione è che la storia sia destinata a durare.

L'avvocato di Miccoli non ci sta

La sentenza ha rimasto "basito" Giovanni Castronovo, l'avvocato di Miccoli, che ha già fatto sapere che insieme al suo assistito farà appello "con tutte le forze" per dimostrare la totale estraneità ai fatti dell'ex rosanero. L'avvocato, inoltre, ha definito questa situazione paradossale, aggiungendo che è incredibile che venga condannato "il presunto mandante e non il presunto esecutore". In chiusura, l'avvocato Castronovo ha fatto sapere che Miccoli è "molto nervoso e triste perché sa di essere innocente". Adesso, però, bisogna dimostrarlo.