E' Alexander Sizemov il 25enne rimasto vittima di una tragedia alla palestra Virgin Active di Catania. Ancora dolore, l'ennesimo, per l'hinterland catanese. Dopo l'uccisione del 71enne di Pedara, ucciso con un colpo di fucile alla testa dal figliastro, un'altra tragedia si abbatte in Sicilia.

I dettagli

E' sabato pomeriggio, sono circa le 15.30, sembra una giornata come tante ma invece non lo è: non lo è per Alexander, un ingegnere russo residente a Chivasso, nel piemontese, ma domiciliato a Sant'Agata li Battiati, e per la sua fidanzata che, impote nte, ha assistito alla morte improvvisa del suo ragazzo.

Un malore in acqua - il ragazzo stata nuotando in piscina -, la perdita dei sensi, il personale della palestra che subito si accorge di quanto sta accadendo e lo fa uscire: poco dopo, nonostante i tentativi di rianimazione, il cuore di Alexander cessa di battere davanti agli occhi increduli dei presenti.

Nonostante il tempestivo intervento di un personale medico della Virgin che ha usato il defibrillatore della struttura e ha tentato di trarlo in salvo in tutti i modi, per il 25enne non c'è stato nulla da fare. A costatarne il decesso i sanitari del 118 che sono intervenuti poco dopo essere stati avvertiti.

La fidanzata, che nuotava nella corsia accanto, è rimasta sotto shock, paralizzata per quanto è accaduto ed è stata trasportata al nosocomio più vicino per prestarle le prime cure.

Il corpo del giovane, invece, si trova nella camera mortuaria dell'ospedale Cannizzaro di Catania, sarà il magistrato a decidere se effettuare l'autopsia o l'ispezione cadaverica sul corpo di Alexander.

Il quadro clinico

Da un primo esame effettuato sul corpo della vittima, sembrerebbe che a causare il decesso sia stato un attacco cardiaco o, forse, un'embolia.

Ci vorrà ancora del tempo per accertare e ricostruire cosa è successo all'ingegnere russo.

Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della Stazione di Ognina insieme al medico legale e al magistrato di turno. La saracinesca della Virgin Activ di via Messina, quel pomeriggio, è stata abbassata prima: tanti i ragazzi fuori dalla struttura; chi in lacrime, chi col cellulare in mano, chi - ancora incredulo - cercava di ricostruire quei minuti fatali.

Differenti i dettagli che a distanza di ore sono venuti fuori: all'inizio si parlava di un uomo di 32 anni e, soprattutto, si pensava che ad allenarsi insieme a lui, nella corsia accanto, ci fosse la madre e non la fidanzata. Una tragedia che ha sconvolto un'intera comunità.