Un tempo Michael Kent, 38enne americano, era un cinico neonazista appartenente a un gruppo di suprematisti dell'Arizona. Michael, dunque, sosteneva la superiorità assoluta della razza ariana su tutte le altre. Una vita piena di odio e colluttazioni quella di Michael fino all'arresto. In realtà, è stata proprio la detenzione a permettergli di cambiare, di mettersi sulla retta via, quella del rispetto del prossimo e dell'assenza di discriminazioni. Ora Kent si è lasciato alle spalle il passato nero, fatto di azioni becere e offese. Nella sua casa, prima dell'arresto, tutto parlava di neonazismo; il suo corpo, poi, era pieno di svastiche.

Adesso ha rimosso tutti i tatuaggi razzisti con cui si era 'marchiato'.

Il ruolo di Tiffany Whittier nella vita di Michael

Fondamentale per la 'conversione' di Michael Kent è stata Tiffany Whittier, l'ufficiale di vigilanza afroamericana che gli era stata assegnata dopo l'uscita dal carcere. Tiffany ha 'aperto gli occhi' all'ex neonazista. Michael ha capito che la sua convinzione era erronea perché, nel mondo, non c'è una razza che vale più delle altre. Sulla Terra siamo tutti uguali, non vi sono distinzioni basate sulla razza. Dopo tante discussioni, colloqui e scambi di opinioni, il 38enne è riuscito ad 'annientare' qualsiasi preconcetto. La Whittier, dal canto suo, ha saputo allontanare la sua iniziale diffidenza.

I due sono diventati grandi amici, anzi Tiffany, per Michael, è diventata una componente della sua famiglia.

Tiffany Whittier ha affermato che il suo compito è 'essere una persona positiva nella vita di qualcuno' e, per tale ragione, non giudica le persone per i loro trascorsi. L'afroamericana ha fatto centro ancora una volta.

Ora Michael è un'altra persona: ha eliminato dal suo corpo tutti i tatuaggi raffiguranti svastiche, sostituendoli con faccine allegre.

Tatuaggi modificati dai tatuatori di Redemption Ink

Ad aiutare Kent nella rimozione dei tanti disegni neonazisti sul corpo è stata proprio la donna afroamericana. I due si sono recati presso la Redemption Ink, un'organizzazione no profit che rettifica tatuaggi nazisti, neonazisti o raffiguranti gang criminali.

Ci sono volute circa 15 ore per modificare tutti i tatuaggi sul corpo di Michael. L'uomo ha confessato di non essere mai entrato in uno studio di tatuatori perché tutti i disegni sulla pelle li aveva fatti quando era in prigione. Adesso Michael Kent lavora in una fattoria dove vengono allevati polli e galline. Vuole che i suoi figli non vivano una vita piena d'odio come la sua.