Le ricerche dei Carabinieri per ritrovare Dafne Di Scipio sono terminate positivamente. La ragazza di vent'anni, originaria di Gallarate, è stata rintracciata dai militari e dalla Polizia Locale in un autogrill a Castronno, alle porte di Varese. Di Scipio, individuata nella notte tra lunedì e martedì, sta bene ed è in buone condizioni di salute. Si trovava a bordo di un'auto in compagnia di un uomo, fermato dalla polizia stradale.

Non si avevano notizie da sabato sera

La ragazza, residente a Busto Arsizio, si era recata lo scorso sabato sera in compagnia del suo fidanzato, Matteo Brambilla, alla "sbarra" di marnate, comune dove ha sede il cosiddetto "Bosco della droga".

Si presume che i due si fossero recati proprio in quella zona per acquistare sostanze stupefacenti, all'interno di un bosco conosciuto dai residenti per esser un vero mercato della droga a cielo aperto.

Secondo la testimonianza di Brambilla riferita agli inquirenti, Di Scipio si sarebbe recata alla "sbarra" da sola, e lì avrebbe subito un aggressione. Il ragazzo, sentendo le urla della sua fidanzata, avrebbe cercato di difenderla, subendo anch'egli percosse da due persone, molto probabilmente stranieri. Gli aggressori, dopo averlo malmenato, hanno anche bruciato la sua automobile, una Mercedes. E infatti, proprio ieri, nella zona interessata ai fatti erano stati rinvenuti un cappellino da baseball ed il cellulare, entrambi appartenenti alla ragazza, oltre alle chiavi dell'autovettura.

Una versione che dovrà esser chiarita

Ora che l'apprensione per la scomparsa della ragazza si è fortunata placata, sarà la stessa Di Scipio che dovrà chiarire l'intera vicenda agli investigatori. Questi ultimi infatti, pur avendo ascoltato la versione di Brambilla, non hanno trovato tracce di sangue o di violenza sul luogo dell'incidente.

Inoltre è ancora da verificare la testimonianza di una cittadina di Marnate, la quale, attraverso un gruppo chiuso su Facebook, aveva affermato che il fidanzato della ragazza aveva raccontato ai passanti che Di Scipio era stata rapita per un debito di 50 euro.

Le diverse testimonianze andranno ad arricchire le indagini già in corso.

Si stanno infatti svolgendo delle analisi sui tabulati e sulle intercettazioni telefoniche intercorse nella zona di via Kennedy, zona dalla quale si sono concentrate sin da subito le ricerche. Oltre a ciò, gli investigatori stanno visualizzando i registri delle telecamere comunali per individuare le targhe delle automobili transitate nella zona.