All'inizio del nuovo anno, i cittadini rumeni saranno chiamati alle urne per esprimersi su un referendum confermativo, promosso da un consorzio di associazioni denominato Coalizione per la famiglia, per dire Sì o No ad un'eventuale istituzione del matrimonio omosessuale come, di fatto, è avvenuto negli altri paesi europei. Questo tipo di referendum rappresenta per la Romania un evento a dir poco eclatante per la sua storia poiché, qualunque sia il suo esito, andrà a modificare la costituzione stabilendo una volta per tutte quale sarà il modello di famiglia che le future generazioni potranno adottare.

E poi, c'è da considerare il fatto che per la prima volta la proposta di modifica costituzionale tramite lo strumento referendario è arrivata direttamente dalla popolazione con una raccolta di firme che ammontano a circa tre milioni. 'Uno splendido esempio di maturità democratica', hanno dichiarato alla stampa locale i promotori referendari.

Coalitia pentru familie

La Coalizione per la famiglia, che è la promotrice del referendum, raggruppa, al suo interno, alcune associazioni di ispirazione religiosa-confessionale che sono a favore di una salvaguardia dei valori tradizionali della famiglia e si oppongono, strenuamente, contro l'eventuale riconoscimento di matrimoni omosessuali e sono a favore,inoltre, per una drastica limitazione dell'aborto.

Sia la chiesa ortodossa che quella cattolica si sono schierate apertamente su queste posizioni.

La comunità LGTB in Romania

La comunità LGTB (Lesbian,Gay,Trans e Bisexual) rumena è schierata su posizioni di un concetto di famiglia progressista e più ampia rispetto a quella tradizionale e vorrebbe che i propri diritti civili venissero riconosciuti definitivamente.

Secondo i rappresentati di questa comunità minoritaria, in romania, negli ultimi anni, si è verificato un forte aumento di violenza omofoba sia in forma di veri e propri discorsi di odio che, in assalti e abusi fisici nei confronti di lesbiche, gay e transessuali.

Fino al 2001 in n Romania, l'omosessualità era considerata un reato punito dal codice penale con il carcere.

Con il referendum confermativo si andrà a modificare l'art.48 della costituzione che recita: 'La famiglia è fondata sul matrimonio libero e consensuale tra gli sposi'. Se dovessero vincere i sostenitori del 'Sì', verrebbero aggiunti due sostantivi in più dopo la parola 'sposi' ,ovvero 'uomo e donna'. Se prevarranno i 'No', come 'sposi' si potrà intendere chiunque compresi, quindi, tutti gli omosessuali in genere. Si aprirebbe , in questo modo, una strada che porterebbe la Romania ad una sorta di riconoscimento delle unioni civili come è avvenuto, di recente in Italia.