Sarah Scazzi (15 anni al momento della morte) fu uccisa perché aveva reso noto un segreto inconfessabile. Sono passati sette anni dall'omicidio dell'adolescente residente ad avetrana e tutti i colpevoli della vicenda hanno ricevuto la giusta condanna da parte dei giudici. Cosima Serrano (62) e Sabrina Misseri (29), rispettivamente zia materna e cugina della vittima, sono state condannate all'ergastolo, per l'omicidio della ragazzina. Nonostante tutto, le due donne si sono sempre dichiarate innocenti. Michele, zio della giovane Sarah, fu invece colpevole 'solamente' di occultamento di cadavere.

L'uomo, al contrario di sua moglie e di sua figlia, ha dichiarato essere più volte il reale assassino di Sarah, ma non è mai stato creduto dai magistrati. Sembra ancora ieri, quando il 6 Ottobre 2010, la nota trasmissione Rai 'Chi l'ha visto?' annunciò in diretta il ritrovamento del corpo della 15enne all'interno di un pozzo. A quel tempo, Sabrina disse all'amica Anna Pisano, che suo padre era stato incastrato. L'uomo venne messo sotto torchio per ore dagli inquirenti, ed alla fine si prese lui tutte le colpe e confessò il delitto, aggiungendo un elemento scabroso all'omicidio della ragazzina: un'unione sessuale con il cadavere di Sarah.

Sarah Scazzi: un segreto che doveva rimanere tale

Sarah Scazzi scomparve il 26 Agosto 2010 da Avetrana, il suo corpo venne trovato solamente dopo 42 giorni di depistaggio, proprio grazie alle indicazioni di Michele Misseri.

Ma perché quella giovane e innocente ragazzina venne barbaramente uccisa? Quale male avrebbe potuto mai fare a quell'età? Ebbene: secondo i giudici, la Scazzi avrebbe reso noto un segreto riguardante sua cugina Sabrina, che doveva rimanere tale. La 15enne aveva rivelato che la Misseri si era 'offerta' in auto ad Ivano Russo, un ragazzo di bell'aspetto, che piaceva ad entrambe le cugine.

Tuttavia, lui aveva rifiutato Sabrina.

Sarah Scazzi: la confessione di Sabrina

Come leggiamo dalla rivista settimanale Giallo (diretta da Andrea Biavardi), le parole di Sabrina Misseri all'amica Anna Pisanò, sarebbero risultate, secondo i giudici, come 'equipollenti a una confessione'. ' Ti viene da dire la verità e finirla là, però io non l'ho fatto.

Papà sì, io non sono stupida'. Queste sono le dichiarazioni della Misseri che hanno fatto riflettere i magistrati circa la colpevolezza della donna. Quanto affermiamo, si evince dalle 193 pagine della sentenza, con cui i giudici supremi hanno confermato in via definitiva la condanna all'ergastolo per le due responsabili dell'omicidio di Sarah Scazzi: Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Madre e figlia sono dunque destinate a rimanere in carcere per tutta la vita. Per aggiornamenti su questo ed altri casi di cronaca nera, cliccate Segui.