Massacrato di botte e rapinato da un gruppo di ragazzini che l’avrebbero convinto ad avere una prestazione "particolare" nel suo appartamento di via Barisone, proprio nel centro storico di Sassari. La vittima – un 25enne di origini colombiane – è stata colpita brutalmente con una mazza di ferro. Dopo essere stata aggredita e immobilizzata. Il bottino della rapina: una catenina d’oro e qualche euro in contanti. Il branco – composto da quattro giovanissimi – dopo la violenza ha fatto perdere le sue tracce. Il giovane colombiano è stato notato la scorsa mattina - poco dopo le 5 – da un passante che ha immediatamente lanciato l’allarme alle Forze dell'Ordine.

Il giovane era praticamente senza vestiti e aveva la testa fracassata, perdeva molto sangue ed era incosciente.

I soccorsi immediati

Immediato l’intervento di un’ambulanza medicalizzata del 118 che ha prestato i primi soccorsi al giovane di origini colombiane. Il 25enne è stato infatti immediatamente accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Sassari dove è stato curato per un forte trauma cranico provocato da una profonda ferita alla testa. La prognosi almeno per ora è di trenta giorni di cure. Dopo pochi minuti – allertati dai soccorsi – in via Barisone sono arrivati anche gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Sassari, supportati dai colleghi della Squadra Mobile che immediatamente hanno dato il via alle indagini per cercare di dare un volto agli aggressori.

Il giovane colombiano – almeno per ora – non è ancora in grado di raccontare agli investigatori cosa sia successo quella maledetta notte. Anche se la Polizia sta iniziando ad acquisire tutti i filmati delle numerose telecamere presenti nella zona, che avrebbero ripreso sia l’arrivo che la fuga dei giovanissimi. Le indagini sono ancora in corso.

Un pestaggio mirato

Le indagini della Polizia si muovono a 360 gradi anche perché gli investigatori sono certi che il gruppetto avesse proprio una sorta di “missione” la scorsa sera. E cioè quella di andare ad importunare e magari rapinare qualcuno. In particolare durante il fine settimana infatti, il centro storico sassarese è molto animato.

I giovani infatti – stando alle prime indiscrezioni filtrate dalle indagini – si sarebbero finti clienti, giocando quindi sull’effetto sorpresa. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia infatti uno dei quattro giovanissimi avrebbe suonato alla porta dell’abitazione del colombiano. Fingendo di essere un cliente. Ma quando il giovane ha aperto l’uscio, si sarebbe trovato di fronte non una ma ben quattro persone che l’avrebbero immediatamente aggredito.

Il 25enne colombiano infatti è stato colpito con calci e pugni violentissimi. E – come se non bastasse – è stato anche massacrato con una grossa mazza (o forse un tubo) di ferro che l’ha mandato ko. Tutto questo per pochi euro e una catenina d’oro.

Il giovane –con ogni probabilità – ha perso coscienza per lungo tempo, prima di essere soccorso da un passante che ha sentito le sue urla di disperazione. Il ragazzo infatti era in una pozza di sangue e non riusciva quasi a parlare. Perdeva sangue dalla parte anteriore della testa e chiedeva aiuto.

Il pestaggio e i soccorsi

Il giovane che ha prestato per primo soccorso al 25enne colombiano, ha raccontato alla Polizia di non aver visto nessuno scappare o comunque muoversi in quella zona. Questo potrebbe dimostrare il fatto che il povero ragazzo possa aver perso i sensi – prima di dare l’allarme – e quindi questo lasso di tempo avrebbe permesso agli aggressori di far perdere le loro tracce. Per ora gli investigatori della Polizia confidano nelle numerose registrazioni delle telecamere presenti nella zona.

In attesa che le condizioni di salute del giovane colombiano possano permettere agli inquirenti di interrogarlo, per poter spiegare cosa sia successo la scorsa notte nell’appartamento di via Barisone. Di sicuro il branco era a conoscenza che in quell’appartamento abitasse il ragazzo colombiano, non è da escludere infatti che uno dei giovani avesse già frequentato quell’abitazione. Soltanto il 25enne potrà chiarire meglio agli investigatori cosa sia successo quella maledetta notte. Le indagini sono state affidate agli uomini della Squadra Mobile di Sassari, diretti dal dirigente Bibiana Pala e sono coordinate dal pubblico ministero Mario Leo.