"Dobbiamo far cadere Donald Trump o ci porterà alla guerra nucleare". L'appello parte da una celebrità dell'industria a luci rosse, Larry Flynt. Ma l'editore di Hustler non si ferma al solo appello verbale ed ha addirittura acquistato una pagina del Washington Post. Flynt pubblica una sorta di 'taglia', è disposto ad offrire una cifra astronomica, fino a 10 milioni di dollari, a chinque sia in grado di fornire un video o informazioni compromettenti, anche di carattere sessuale nei confronti del presidente degli Stati Uniti. Prove o testimonianze gravi che possano far aprire una procedura di impeachment che lo spinga alle dimissioni.

Flynt, tra iniziative politiche e parodie a luci rosse

Ad onor del vero Flynt non è mai stato un estimatore di Donald Trump e la medesima offerta l'aveva avanzata anche nel corso della campagna elettorale. Allora aveva offerto un milione di dollari: considerato che Trump oggi è il presidente degli Stati Uniti, l'asticella posta dal patron di Hustler si è inevitabilmente alzata. Il materiale compromettente a cui fa riferimento nel suo annuncio sul Washington Post è di varia natura, Larry Flynt fa riferimento anche a "documenti fiscali e materiale nel quale è contenuta una pistola fumante puntata contro Trump, perché ha già dimostrato di essere pericoloso ed inadatto a gestire la prima potenza economica e militare del mondo.

Bisogna fermarlo - aggiunge - perché potrebbe scatenare una guerra atomica". La presa di posizione del noto editore non è di carattere politico, Larry Flynt aveva presentato un'offerta del genere anche nel 1998, contro il presidente democratico Bill Clinton. Il suo invito però non venne raccolto da nessuno. Una curiosità a margine: la figura di Donald Trump ha oltretutto ispirato Larry Flynt per una parodia a luci rosse sull'ascesa del miliardario newyorkese verso la Casa Bianca. Il film prodotto dalla Hustler, 'The Donald', è uscito lo scorso anno, interpretato da due volti noti dei video per adulti come Evan Stone e Britney Amber.