Un altro caso di difesa armata torna a scuotere l'Italia e l'opinione pubblica. E' accaduto ieri a Latina, dove l'avvocato Francesco Palumbo, 47 anni, rientrato nel pomeriggio presso la casa del padre, ha sparato ed ucciso uno dei tre uomini che ha sorpreso a rubare nell'abitazione. A seguito di un lungo interrogatorio, gli inquirenti hanno rilasciato Palumbo che è ora indagato a piede libero per eccesso colposo di legittima difesa. L'arma con cui ha sparato è tuttavia regolarmente registrata e l'uomo in possesso del porto d'armi. La vittima è un italiano di 41 anni.

La dinamica del furto

Il fatto è accaduto nelle prime ore del pomeriggio di ieri 15 ottobre 2017, poco dopo che l'allarme dell'abitazione dei genitori dell'indagato Palumbo ha iniziato ad inviare un segnale al suo cellulare. L'uomo racconta di essersi dunque avviato presso via Palermo e di essersi imbattuto al suo arrivo in tre individui intenti a rubare nell'abitazione. Uno degli uomini aveva la mano in tasca come fosse pronto ad estrarre un'arma e far fuoco, cosi, intimorito, l'avvocato Palumbo ha sparato a sua volta. Due degli otto colpi esplosi hanno centrato la vittima, Domenico Bardi, che è rimasto ucciso nella Sparatoria. Il ladro è italiano, ha 41 anni ed è originario di Napoli; secondo le ricostruzioni sarebbe stato colpito di spalle ad una distanza di circa una decina di metri dopo che l'avvocato Palumbo lo ha sorpreso ai piedi della scala che i malviventi hanno usato per raggiungere l'appartamento al primo piano.

Secondo un primo esame degli inquirenti il gesto di Palumbo, seppur giustificato dalla flagranza e dalla licenza di imbracciare un'arma, è spropositato.

Rischio di condanna

Dopo aver udito l'esplosione dei colpi, i condomini dell'abitazione sita in via Palermo hanno chiamato le forze dell'ordine. Al sua arrivo la polizia ha constatato che non ci fosse più niente da fare per l'uomo colpito da Palumbo, mentre i due complici del ladro erano ormai fuggiti.

Il napoletano Bardi è stato dichiarato deceduto alle 18 dall'unità medica. L'avvocato Palumbo è stato ascoltato dalla squadra mobile della Questura di Latina, alla quale ha riferito di non aver sparato per uccidere, ma solo per paura. L'uomo ha dichiarato al magistrato Simona Gentile che un gesto del ladro sarebbe stato all'origine della sparatoria, ma ora, anche se rilasciato, l'uomo è indagato per eccesso di difesa e sarà dunque premura della magistratura stabilire se condannare o meno Palumbo.