Domenica 01 ottobre, ore 22.08: inizia una notte di paura a Las Vegas, durante quello che doveva essere un clima di festa e di divertimento per tutte le persone presenti al concerto che si stava svolgendo. Atmosfera rovinata dall'azione di un lupo solitario, Stephen Paddock, uomo di 64 anni, che ha deciso di sparare dal trentaduesimo piano del Mandalay Bay Hotel, provocando più di 50 morti (59 sicuri) ed oltre 500 feriti. Chi è quest'uomo che si cela dietro l'attentato e come ha fatto a mettere in atto il suo piano omicida?

Gli antefatti

A quanto sembra Stephen Paddock, dopo aver girato per gran parte degli Stati Uniti, è giunto al Mandalay Bay Hotel di Las Vegas già nella giornata di giovedì 28 settembre, creando la sua postazione per far fuoco sulla folla al trentaduesimo piano, vicino alla stanza numero 32314.

A quanto pare il suo scopo era fin dall'inizio quello di uccidere il maggior numero possibile di persone, in quanto aveva portato con sé non uno, bensì ben 23 fucili, due dei quali dotati di treppiede e ottica. A questo bisogna aggiungere il fatto che a casa di Paddock la polizia ha trovato anche diverse altre armi da fuoco, in particolare pistole e fucili, nonché una piccola quantità di esplosivo (la tannerite) lasciata all'interno della sua auto. Come è riuscito a portare un tale quantitativo di armi all'interno dell'hotel? Questo è uno dei dilemmi che ancora non è stato risolto, in quanto nessuna delle cameriere presenti quel giorno sembra aver visto nulla. Probabilmente Paddock era riuscito a nascondere il tutto in qualche modo, ma sarà difficile capire come.

Il passato dell'attentatore

L'altro quesito importante è cercare di capire chi fosse l'attentatore. Un uomo di 64 anni, divorziato da diverso tempo, che viveva in una villetta di Mesquite. La sua attuale compagna si trovava all'estero nel giorno dell'attentato ed è attesa negli USA per essere interrogata. Paddock a quanto pare era una persona solitaria, che preferiva non parlare con i vicini e rifugiarsi piuttosto nel gioco d'azzardo: frequentava, infatti, spesso proprio Las Vegas, dove amava giocare soprattutto al video poker od ascoltare musica country.

L'attentatore aveva, inoltre, una grande passione per il volo e per la caccia e, nel corso della sua vita, aveva girato diversi luoghi dell'America, come il Texas, la Florida e la California. Non aveva mai avuto guai seri con la legge, ma forse anche questa era sola apparenza. La sera di domenica 01 ottobre, infatti, il killer nascosto dentro Stephen è uscito allo scoperto, causando la strage di cui tutti stanno parlando in questi giorni, stroncando la vita di molte persone innocenti e gettando nel panico una nazione intera.