Ci sono sviluppi molto interessanti e importanti nel processo per lo stupro di gruppo perpetrato da quattro giovani di origini africane nei confronti di una turista polacca, con tanto di botte da orbi al suo fidanzato, e di una transessuale peruviana a Rimini nella zona di Miramare. Sostanzialmente, i tre minorenni imputati stanno cercando di dare la maggior parte delle colpe all’unico maggiorenne alla sbarra, il congolese Butungu, che finora ha chiesto scusa e dice di essere pentito. Ma uno dei minorenni afferma che in Congo, Butungu aveva già ucciso tante persone e per quel motivo era dovuto scappare.

Insomma, si tratterebbe di un soggetto pericolosissimo, addirittura di un assassino seriale. Gli investigatori sono, per il momento, piuttosto convinti che quanto raccontato dai minorenni sia realistico e che sia stato il maggiorenne a comandare il resto del branco la famigerata notte dello scorso 26 agosto.

La Procura sta credendo alle versioni dei minorenni

Si vedrà quando si terranno le altre udienze del processo, la prima è prevista per il 17 ottobre. In ogni caso la pena più pesante sarebbe inflitta proprio a Butungu in quanto maggiorenne e non solo. Infatti il congolese maggiorenne è accusato pure di rapina e aggressione sessuale ai danni di una coppia di turisti milanesi, la notte dello scorso 12 agosto, sempre secondo il racconto dei tre minorenni che dicono con grande convinzione che gli avrebbe dato della droga prima dello stupro di gruppo.

E’ chiaro che cercano di difendersi il più possibile, ma sono in tre contro uno e la Procura sta credendo alle loro versioni.

Aiuti economici alle vittime dalla Fondazione presieduta da Lucarelli

Nel frattempo, la Fondazione vittime reati dell'Emilia Romagna ha deciso di aiutare economicamente le vittime della banda: per la polacca e la peruviana stuprate nella notte e il compagno della turista europea aggredito sono stati destinati 10mila euro a testa come contributo anche alle spese sanitarie che hanno dovuto sostenere.

Per di più, secondo la Fondazione presieduta dallo scrittore noir Carlo Lucarelli, romagnolo doc di Mordano, le tre persone hanno subito non solamente traumi importanti sul piano fisico, ma pure su quello psicologico tanto che dovranno mettersi su una strada molto difficile per tentare di recuperare il loro equilibrio interiore che è stato sconvolto, e lo sarà ancora per molto tempo, da quella terribile nottata. Anche il Comune di Rimini aveva offerto a suo tempo, con le associazioni del territorio, i primi aiuti ai tre.