Lo scenario politico mondiale sembra essere molto teso soprattutto per gli Stati Uniti d'America, che stanno fronteggiando la minaccia bellica rappresentata dalla Corea del Nord e quella economica incarnata dalla Cina, che risichia di far crollare l'economica mondiale. Ma nelle ultime ore a Las Vegas è avvenuto un fatto terribile, ovvero un uomo ha cominciato a sparare sulla folla, apparentemente senza motivo, uccidendo moltissime persone. Non sembra trattarsi di un attentato terroristico e le ragioni che hanno spinto l'uomo a compiere il gesto restano ignote.

L'evento ha alzato molte questioni sulla leggi sugli armamenti americane, che sembrano essere inadatte a garantire la sicurezza dei cittadini. Andiamo adesso a vedere nel dettaglio la questione.

I numeri

Il Clark Couty Fire Department ha stimato che sono state trasportate in ospedale 500 persone circa, di cui 50 sono decedute. Altre 400 circa sono state ferite, di cui alcune gravemente. Randy Sutton, un poliziotto in pensione ha dichiarato a CBS News, che l'uomo ha trasportato le armi nella sua camera d'albergo servendosi di semplici valige. Infatti Stephen Paddock, questo il nome del killer, come riporta il Daily Star, ha alloggiato per tre giorni al 32° piano dell'Hotel Mandalay Bay, senza che nessuno avesse sospettato nulla.

L'accaduto ha fatto sollevare non poche domande sulle leggi sugli armamenti bellici americane, siccome Stephen Puddok era riuscito a trasportare facilmente 10 pistole nella sua camera, con le quali in seguito avrebbe compiuto la strage.

L'assassino di Las Vegas

Stephen Paddock, un uomo di 64 anni, incensurato, ha cominciato a sparare sulla folla dal 32° piano dell'Hotel Mandalay Bay a Las Vegas.

La SWAT (Special Weapons And Tactics) è stata prontmente avvertita, ma quando il corpo armato è riuscito a fare irruzione nella camera d'albergo, ha trovato il killer morto. Kevin McMahill, il vicesceriffo della città, ha dichiarato alla CNN che questo era un giorno che aveva sperato di non vedere mai nella sua carriera da poliziotto.

Le persone sui social stanno esprimendo il loro cordoglio e lo sdegno per l'accaduto. Inoltre i commenti più ricorrenti sono quelli che sottolinenano quanto siano inadatte a garantire la sicurezza dei cittadini le leggi sugli armamenti bellici americane. L'attentato, per ora, non è stato rivendicato da nessun gruppo terroristico. Non ci resta adesso nient'altro se non aspettare nuove notizie dal mondo della cronaca, sperando che il numero delle vittime non salga.