Un errore che, se confermato, le costerà piuttosto caro, almeno in termini di commenti e pettegolezzi: il bilancio della vicenda che avrebbe come protagonista una mamma di Viareggio è già piuttosto indicativo. Nel giro di poche ore dall'imbarazzante gaffe avrebbe incassato una caterva di cattiverie e dicerie difficili anche solo da ricordare. Il suo video hot finisce nella chat sbagliata su Whatsapp, e scoppia la bufera.

Quel video hot inviato alla chat sbagliata

Si sarebbe diffuso in modo virale, e vista la dinamica dell'accaduto non avrebbe potuto, forse, essere altrimenti: la mamma che a Viareggio avrebbe inviato il suo video hot alla chat della scuola per errore è già un caso nazionale.

Tradita, probabilmente, dalla scarsa dimestichezza con la tecnologia, avrebbe compiuto una gaffe che difficilmente dimenticherà. Non la dimenticheranno nemmeno a Viareggio, dove si è scatenata la rincorsa al video a colpi di condivisioni su WhatsApp: la stessa piattaforma su cui si sarebbe consumato il "fatale" errore.

La versione più accreditata parla di un'avvenente signora alle prese con un momento di autoerotismo in bagno, puntualmente registrato in un "Pov" (point of view, in gergo "tecnico" il filmato amatoriale girato dallo stesso protagonista di una scena pornografica) da inviare via chat. Il resto è la cronaca di una clamorosa figuraccia.

Una denuncia contro ignoti?

La protagonista sarebbe una donna sposata che avrebbe sbagliato destinatario e inviato il suo filmato amatoriale alla chat di gruppo dei genitori della scuola di cui anche i suoi figli farebbero parte.

Stando alle "ultimissime" di cui alcuni sarebbero venuti a conoscenza, e che si avvicendano senza sosta, sembra che qualcuno tra i membri della chat, dopo l'iniziale stupore, avrebbe preso il coraggio a due mani per informare la protagonista di quell'errore di destinazione.

Ma il web non perdona, così come la tecnologia, e la diffusione di quel materiale si sarebbe rivelata istantanea.

Sembrerebbe che dietro la vicenda ci sia anche una denuncia relativa alla divulgazione del video, fatta dalla stessa protagonista insieme al marito a carico di ignoti, ma anche questo aspetto non avrebbe, al momento, trovato conferma.

Quanto di vero ci sia in questa storia non è ancora dato saperlo. SI tratta comunque di una storia che, se confermata, entrerebbe a pieno titolo tra gli esempi di effetti "perversi" e involontariamente devastanti della tecnologia che si sa, se non usata correttamente, fa proprio brutti scherzi.