Rina è il nome della prima nave di soccorso dell'ONU autorizzata ad attraccare nel porto di Hodeida, tenuto in mano dai ribelli in Yemen. Ciò dopo che la coalizione guidata dai sauditi ha alleviato gli effetti di un blocco navale durato per più di tre settimane.

Proprio tale blocco è stato causa del peggioramento della situazione di milioni di persone, a rischio di morire di fame. Gli aerei che trasportano le attrezzature mediche sono stati autorizzati a sbarcare nella capitale, Sanaa, il sabato, ma questa è solo la prima spedizione di aiuti medici e alimentari ad avere accesso alla città.

La risorsa primaria che giungerà con questo trasporto sarà un carico di 1,9 milioni di vaccini.

La causa principale di morte nello Yemen è infatti, prima ancora della malnutrizione, la mancanza di aiuti sanitari. Si stima che ogni 10 minuti un bambino muoia per malattie prevenibili. In cima alla classifica, meningite e colera stanno falciando milioni di vite innocenti.

Il blocco è stato imposto il 6 novembre, dopo un attacco missilistico in Arabia Saudita, anche se gli scontri tra le due nazioni vanno avanti ormai fin da marzo del 2015. Data in cui i sauditi, in seguito a un colpo di Stato nella capitale dello Yemen, hanno schierato 150.000 forze armate. Nel corso degli ultimi due anni sono state molte e varie le accuse di crimini di guerra ai danni dei civili.

La coalizione saudita ha quindi bloccato le rotte terrestri, marittime e aeree due giorni dopo che combattenti Houthi nello Yemen hanno sparato un missile nella capitale saudita, Riyadh. Il danno diplomatico è stato raddoppiato per essere stato intercettato sull'aeroporto internazionale.

La soddisfazione degli esperti

La nave delle Nazioni Unite, caricata con migliaia di tonnellate di grano disperatamente necessario, è arrivata al porto di Saleef ieri pomeriggio.

“Il carico trasporta abbastanza cibo per nutrire 1,8 milioni di persone nel nord dello Yemen per un mese”, ha dichiarato alla BBC il direttore del World Food Program Stephen Anderson. Aggiungendo che la nave era stata costretta a "fermarsi al largo della costa" per due settimane, in attesa del permesso di entrare.

Una nave commerciale che trasportava 5.500 tonnellate di farina di frumento, in precedenza era riuscita ad attraccare nel porto chiave di Hudaydah, a sud di Saleef, nella parte controllata dai ribelli Houthi.

"Questo è anche uno sviluppo positivo perché gli aiuti umanitari da soli non garantiranno tutti i bisogni delle persone che si trovano nel nord dello Yemen, in particolare quelli che non siamo in grado di aiutare personalmente. Parliamo di coloro che stanno leggermente meglio e che dipendono dai mercati", ha aggiunto Anderson.

L'allentamento del blocco guidato dai sauditi, in seguito alle aspre critiche dell’ONU, ha seguito una revisione dell’embargo militare per garantire che le armi non raggiungano i ribelli; i controlli, per quanto disponibili, fermeranno immediatamente ogni nave o aereo sospettato di trasportare attrezzatura militare.

L'Arabia Saudita, infatti, ha più volte accusato l'Iran di fornire armi agli Houthi, malgrado il governo di Teheran abbia più volte negato.

"Ribadisco la mia richiesta a tutti coloro che hanno un cuore per i bambini, affinché non ci impediscano di fornire ciò di cui c'è urgente bisogno e che sia massicciamente necessario", ha detto all'agenzia di stampa Reuters il direttore del giornale del Medio Oriente Geert Cappelaere."Ieri è stato solo un piccolo passo."