Cresce a dismisura, ora dopo ora, la paura per la sorte dei 44 membri dell'equipaggio del sottomarino San Juan di cui si sono perse le tracce mercoledì scorso al largo dell'Oceano Atlantico Meridionale, lungo le coste della Patagonia.

La Marina Argentina, ha rivelato il Guardian, ha dichiarato che il sommergibile scomparso sta esaurendo le riserve d'ossigeno e la ricerca del sottomarino, per questo motivo, sta entrando nella fase critica. Il San Juan, una volta sommerso, avrebbe a disposizione riserve d'ossigeno per circa 7 giorni: all'equipaggio, quindi, rimarrebbero solo 48 ore di tempo, prima che il livello si esaurisca del tutto.

Le ricerche

Una nave degli Stati Uniti impegnata nelle ricerche del San Juan ha individuato, nelle ultime ore, un bagliore bianco, anche se la stessa marina americana ritiene che non possa riferirsi al sommergibile. Il sottomarino, infatti, è dotato di luci rosse e verdi e le autorità stanno facendo il possibile per cercare di rintracciare questi segnali. Il portavoce della marina, Enrique Balbi, nelle ultime ore ha dichiarato che è stata rinvenuta nell'area di ricerca una zattera di salvataggio, non appartenente al San Juan.

Anche il rumore che era stato rilevato nei giorni scorsi nella zona di ricerca del sommergibile non corrisponde a quello proveniente da un sottomarino, ha spiegato Balbi: si tratta probabilmente di onde sonore biologiche.

Il suono costante era stato rinvenuto vicino alla penisola di Valdes, precisamente a 360 chilometri dalla costa e ad una profondità di circa 200 metri. Il portavoce della marina ha confermato che nelle prossime ore le condizioni meteo, nella zona di ricerca, dovrebbero migliorare ma, in ogni caso, le navi oceanografiche rimarranno comunque impegnate a scandagliare l'area attraverso l'utilizzo dei sonar per confermare, una volta per tutte, che il rumore costante non derivi dal sottomarino San Juan.

Cos'è successo al San Juan?

Il sottomarino disperso, costruito nel 1985, doveva seguire la rotta prevista dalla base di Usuahia fino alla città portuale di Mar del Plata. Giovedì scorso, 16 novembre, giorno dell'ultimo contatto, il sommergibile si trovava precisamente a 432 km dalla costa, all'altezza del Golfo di San Jorge.

Nelle ricerche del San Juan sono tuttora impegnate circa 40 navi, una decina di aerei ed una ventina di pescherecci oltre che alle autorità argentine e statunitensi a loro volta aiutate da altri 5 Paesi coinvolti nelle disperate operazioni di ricerca: Inghilterra, Francia, Uruguay, Brasile, Cile e Perù.