Abbiamo parlato nei giorni scorsi di una truffa ai danni dei consumatori abbonati all'Enel, che lo stesso gestore ha segnalato. Si tratta di una mail che migliaia di utenti stanno ricevendo in questi giorni, con una finta bolletta in allegato che nasconde in realtà un potente virus. Aggiornamenti importanti arrivano dalla polizia postale, vediamoli.

Qual è la mail incriminata da non aprire

Non aprite quella mail, reciterebbe un noto film horror, in tema con le giornate in cui ricorre la festività dei morti. Non si tratta però di uno scherzo ma di una vera e propria truffa che corre sul web.

Chiunque riceva questa mail da parte dell'Enel non deve aprirla, e possibilmente contrassegnarla come spam e bloccare il mittente. Si visualizzerà una finta comunicazione dell'Enel, proveniente dal seguente indirizzo di posta elettronica: noreplyenergia. Tramite il sito Difesa e Sicurezza apprendiamo invece qual è il reale mittente: [nome_casuale]@el0awmnecw01[.]risorse[.]enel”. Inoltre, guardando il corpo della mail, si vede un'immagine che fa esplicito riferimento ad una bolletta, una delle tante che chi usa il sistema di fatturazione elettronica riceve normalmente. Veniamo poi all'allegato: si tratta di un file di Microsoft Excel, qualcosa che può far pensare appunto ad una fattura da scaricare.

Infine l'oggetto della mail: se vedete questa scritta ENELENERGIA – EMISSIONE BOLLETTAWEB DI ENERGIA ELETTRICA DI Settembre 2017, non aprite assolutamente la mail.

Il virus è un trojan bancario: cestinando la mail si è al sicuro

Per essere infettati dal virus si deve però necessariamente attivare le cosiddette macro. Per farlo si deve aprire l'allegato della mail.

Se quindi si cestina la mail senza aprirla, si può essere al sicuro. Le macro infatti vengono veicolate proprio da Microsoft Office, in maniera innocente ovviamente. Insomma, una truffa ben congegnata, che non tiene però conto del fattore umano. Dall'altra parte del pc c'è infatti una persona e se quella persona butta la mail letteralmente nel cestino, ecco che il virus e la relativa truffa non hanno più effetto. Il virus in questione è un trojan bancario della famiglia ZeuS Panda. La solita truffa insomma che cerca di infiltrarsi nel computer del malcapitato per estorcere dati sensibili come password e dati bancari.

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