Ogni 30 secondi circa, nel mondo, un bambino muore per un incidente “non intenzionale”, vale a dire non provocato o subìto volontariamente. Oltre alla morte, c'è invece chi, dopo un incidente non voluto, rimane invalido permanente, o altri che riportano danni curati solo dopo decine di anni. Fra le morti non intenzionali c'è anche il caso del piccolo Giuseppe, protagonista della drammatica notizia di Cronaca Nera del giorno.

Giuseppe dice addio ai suoi cari

Dramma a Castronovo di Sicilia, in provincia di Palermo: un piccolo di 7 anni è deceduto, lasciando nello sconforto mamma, papà e tutti quelli che lo conoscevano.

Giuseppe stava giocando con un gruppetto di amici quando, in preda probabilmente all'euforia di gioco, ha messo male il piede ed è inciampato su un piccolo sasso. Peccato però che il bambino non è riuscito a mantenere l'equilibrio, cadendo all'indietro e sbattendo la testa su un grosso masso posto alle sue spalle. Caduta fatale per il piccolo Giuseppe, che ha pagato caro le conseguenze di quello che sembrava essere un banalissimo incidente: ecco i dettagli della drammatica notizia.

Inutile l'intervento dei soccorritori

Immediato l'arrivo dei soccorsi, che non sono però riusciti a salvarlo dal trauma cranico accusato dopo l'urto con il masso. All'ospedale di Catania Giuseppe è stato preso in cura dai medici, che hanno svolto al meglio il proprio lavoro persalvarlo.

Niente da fare però per il bambino che adesso verrà sottoposto all'autopsia, resa necessaria per via di alcuni precedenti problemi motori non del tutto specificati dalla famiglia; dopo l'esame autoptico si riuscirà a capire il reale motivo del decesso, anche se la famiglia e le forze dell'ordine hanno dato come credibile la dinamica dell'incidente.

La vicinanza dei paesani

Sconforto dei genitori seguito da quello dell'intero paese di Castronovo di Sicilia che, in onore di Giuseppe, per il 21 novembre ha proclamato il lutto cittadino, dando così a tutti la possibilità di assistere al funerale del piccolo, compresi compagni e insegnanti di scuola. Diversi i coetanei che sui social hanno mostrato affetto alla famiglia del bambino, ribadendo come Giuseppe stava cominciando a svolgere attività motorie come è normale per ogni ragazzino di quell'età. Le problematiche del passato sembravano essere solo un brutto ricordo, con la morte che ha però spezzato la gioia per la fase di ripresa che Giuseppe stava attraversando.