Ci troviamo a Belén de Escobar, una cittadina di circa cinquantamila abitanti in provincia di Buenos Aires, dove la polizia si è trovata costretta a placare una folla inferocita che stava cercando di entrare in una Scuola per linciare il maestro di musica che, secondo loro, avrebbe molestato e stuprato i propri alunni. Secondo le dichiarazioni e le testimonianze raccolte, il maestro di musica, un uomo di circa trentacinque anni, avrebbe ripetutamente molestato i bambini durante le ore di lezione e con una tecnica alquanto insolita. L'uomo avrebbe proposto ai suoi alunni, di età compresa tra i tre ed i cinque anni, di sdraiarsi in terra con le luci spente e di toccarsi a vicenda, mentre lui stesso si metteva in mezzo a loro per "gestirli".

La notizia, ovviamente, è arrivata alle orecchie dei genitori che non hanno reagito minimamente bene ed hanno tentato più volte di irrompere a casa del maestro stesso.

Le testimonianze dei bambini e lo stupro subito da uno di loro

Secondo quanto descritto dai bambini ai loro genitori ed agli psicologi, l'uomo avrebbe ideato un nuovo gioco in tutte le classi della scuola elementare e costringeva i bambini a toccarsi tra di loro. Lui, ovviamente, non restava in disparte e si metteva in mezzo a loro per abusarne senza nessuno scrupolo. Sarebbe stato questo il motivo che avrebbe spinto un gruppo di genitori a recarsi a casa del maestro nel tentativo di picchiarlo e, secondo le dichiarazioni, sarebbe stata la stessa motivazione a costringere tutte le famiglie a riunirsi per andare a prendere il maestro di musica direttamente a scuola, ma la polizia, che nel frattempo era già stata avvisata, è riuscita ad evitare il peggio e ad arrestare il trentaquattrenne con le accuse di violenza sessuale nei confronti di minori e di pedofilia.

Violenza sessuale su uno dei bambini

L'uomo, nelle scorse settimane, sarebbe addirittura andato oltre gli schemi del "semplice toccarsi", spingendosi addirittura fino a violentare sessualmente uno dei ragazzini che, seppur con l'aiuto di uno psicologo, ha raccontato tutto l'accaduto nel dettaglio. Che si tratti o meno di una malattia mentale, in quasi tutti gli stati la pedofilia (e ciò che da essa ne deriva) viene considerata un crimine a tutti gli effetti ed è punibile con la reclusione. Una mentalità che, qualunque sia la giustificazione che la causa, non è ben vista neanche all'interno delle carceri stesse dove gli uomini reclusi vengono spesso isolati dal resto dei detenuti.