L’ennesimo caso di atrocità sugli animali, quello accaduto nella città russa di Yakutsk e che ha per protagonisti un uomo e il proprio cane di un anno, vittima quest'ultimo di un gesto assolutamente ignobile; l’uomo, per motivi ancora sconosciuti, avrebbe versato sul povero animale dell’acqua fredda per poi lasciarlo fuori di casa a una temperatura di -32°.

Yakutsk, è bene precisarlo, è la città più fredda al mondo, in grado di raggiungere temperature molto al di sotto dello zero; il povero cane, ormai semi congelato ma vigile, è stato trovato dai volontari della protezione animali della città russa, che sono riusciti a liberarlo e a portarlo immediatamente al più vicino veterinario per tentare di salvarlo.

La soppressione, un atto dovuto

Il cane di un anno, una femmina a pelo lungo bianco, è stato ritrovato agonizzante e spaventato, chiuso in una morsa di ghiaccio che gli permetteva di muovere solo una zampa; il suo sguardo vigile ma sofferente non è passato inosservato ai volontari che hanno cercato di prendersi cura di lui, portandolo immediatamente in un centro veterinario dove però, nonostante le prime e assidue cure, ne è stata decisa la soppressione per le severe condizioni in cui versava.

Il proprietario responsabile di una tale atrocità, il cui nome non è stato reso noto, pare sia conosciuto per episodi di maltrattamento e trascuratezza nei confronti del cane; a tal proposito i volontari che sono intervenuti, hanno ufficialmente lamentato una certa indifferenza da parte della polizia nei riguardi dello specifico caso, così come si sono dichiarati in disaccordo con la recente politica del sindaco di Yakutsk relativamente allo sterminio dei cani randagi della città.

Cosa rischia il proprietario del cane

I volontari animalisti della città, dopo il grave episodio che al momento non è stato minimamente sanzionato dalle autorità, hanno deciso di firmare una petizione per intraprendere un’azione legale nei confronti del proprietario del cane, un documento già firmato da 10.000 cittadini; i volontari avrebbero sottolineato che un atto così ignobile nei confronti di un animale di casa, lascerebbe intendere eventuali azioni di maltrattamento nei confronti dei numerosi figli dell’uomo.

Un deputato di Mosca, Sergey Boyarsky, avrebbe già accettato di accogliere il caso e di perseguire l’uomo per vie legali, al fine di rendere un po’ di giustizia a un cane deliberatamente fatto morire di freddo dal proprio proprietario.