Una cena da incubo, è proprio il caso di dirlo, e quanto accaduto in Russia, a Kurgan, ha i contorni di un film horror. Anatoliy Ezhkov aveva invitato al romantico rendez-vous l'infermiera 41enne Irina Gonchar, in quello che sembrava avere tutto il sapore di un dolcissimo primo appuntamento. Ma di lì a poco si sarebbe trasformato nell'esperienza più sanguinaria e incredibile della recente cronaca.

I due, infatti, si sarebbero conosciuti online, e la donna, preda del fascino di quell'uomo, ne aveva accettato l'invito per un primo incontro. I media internazionali non hanno faticato a definire l'uomo l'Hannibal Lecter dei giorni nostri, ed effettivamente la storia sembra provenire proprio da un macabro racconto dell'orrore, seconda soltanto a quella che riguarda la coppia di cannibali russi che avrebbe divorato 30 persone.

Aggressione maturata in un contesto di alcol e droghe

La bestiale aggressione, che ha avuto una dinamica ai limiti dell'inverosimile, sarebbe maturata in un contesto di alcol e droghe. Un anonimo appartamento in un ostello nel cuore della Russia centrale avrebbe dovuto accogliere il romantico tête-à-tête, concluso con una violenza inaudita. Prima di compiere orribili atti di cannibalismo sulla donna, l'avrebbe stordita e legata ad una sedia.

Avrebbe poi deciso di infierire sulla vittima inerme e semi incosciente, attingendola con morsi di una ferocia che gli inquirenti hanno definito "disumana". Il 45enne avrebbe affondato i denti nella carne della donna, che in ultima battuta avrebbe persino tentato di strangolare.

Azione, questa, resa vana dalla copiosa fuoriuscita di sangue che avrebbe impedito una presa ferma sul collo della vittima.

4 ore all'inferno: orecchie, naso e dita strappati

L'uomo, che non è ancora chiaro se effettivamente in preda ai fumi dell'alcol o sotto l'effetto di droghe, ha letteralmente mangiato parti del volto della 41enne, tra cui orecchie, naso e dita, completamente strappati.

Avrebbe poi agito anche sulla spina dorsale della vittima, provocandole gravissime lesioni nel corso di 4 ore di interminabile tortura. Provvidenziale l'intervento della polizia, giunta sul posto in seguito alla segnalazione di alcuni vicini, attirati dalle strazianti urla di dolore che provenivano da quell'appartamento. I sanitari intervenuti sulla donna hanno evidenziato importanti lesioni a carico dei nervi e dei tendini, localizzate in gran parte del corpo.

Le ferite più severe sono quelle a carico del viso e delle mani.

Rilasciato dietro cauzione, indignazione in Russia

L'onda di piena dell'indignazione è proseguita oltre la semplice iscrizione dell'accaduto nelle pagine più crude della cronaca locale. Ezhkov, infatti, è stato rilasciato su cauzione, scatenando la rabbia di un intero Paese. Oltre al tentato omicidio, tra le contestazioni ci sarebbe anche l'aggravante della crudeltà e degli atti di cannibalismo condotti sulla vittima. Ma a seguito dell'interrogatorio a cui il 45enne è stato sottoposto, ne è stato disposto il rilascio fino alla prima udienza di un processo ancora da definire.

Un portavoce delle forze di polizia ha rifiutato di commentare la cosa, mentre la famiglia di Irina Gonchar chiede a gran voce che sia fatta giustizia.

Il pericolo, prefigurato da molti come non del tutto remoto, è che il carnefice decida di concludere ciò che ha iniziato. La scelta di rimetterlo in libertà, dunque, inciderebbe sulla libertà della vittima e ne comprometterebbe l'incolumità.