L'attentatore di New York, Sayfullo Habibullaevic Saipov, è stato formalmente incriminato per l'attacco di martedì scorso vicino al World Trade Center. L'uomo ha ucciso 8 persone e ne ha ferite altre 12, lanciandosi, a bordo di un furgone, a tutta velocità su una pista ciclabile. L'uomo, ferito da un poliziotto subito dopo la strage, è stato portato ieri (Mercoledì) davanti ad un giudice di New York che ha formalizzato le accuse a suo carico.

Le accuse

Il giovane uzbeko è accusato di sostegno al terrorismo e distruzione di un veicolo a motore con lo scopo di uccidere; la seconda accusa prevede anche la pena di morte, in uno stato in cui quest'ultima viene applicata pochissime volte.

L'uomo è arrivato in tribunale su una carrozzina, sorvegliato a vista da cinque agenti e con manette a mani e piedi. Dopo aver ascoltato i capi di accusa con l'aiuto di un interprete, Saipov ha risposto al giudice in inglese. L'uomo ha rinunciato a quelli che in America sono chiamati Miranda Rights (diritto di rimanere in silenzio, diritto ad un avvocato ecc), permettendo quindi una velocizzazione delle indagini.

L'FBI sta cercando di capire come l'uomo fosse entrato in contatto con l'Isis; in particolare, se i contatti con il califfato siano stati diretti o soltanto tramite siti internet di affiliazione, usati proprio per trovare nuovi adepti nel mondo. Un altro uomo di origine uzbeka era prima ricercato e poi stato trovato ed interrogato, ma non si sa ancora se e come sia coinvolto nell'attacco.

Anche la posizione della moglie di Saipov rimane poco chiara; l'idea generale è che qualche contatto uzbeko della moglie o dell'attentatore abbia messo Saipov in contatto con alcuni membri dello Stato Islamico.

Era un cittadino regolare

Saipov era arrivato in America nel 2010, dove aveva ottenuto un permesso di residenza permanente, la famosa green card. Dopo essersi sposato ed aver avuto tre figli, la famiglia aveva cambiato stato diverse volte, finendo a vivere nel New Jersey, dove Saipov aveva trovato lavoro come tassista della società Uber.

Alcune persone che hanno avuto contatti con l'attentatore durante la sua permanenza in Florida e Ohio hanno raccontato che l'uomo aveva iniziato la sua radicalizzazione negli ultimi anni, facendosi crescere barba e capelli.

Nel cellulare di Saipov sono stati trovati più di 90 video e migliaia di immagini legate allo stato islamico, incluso materiale di propaganda, video di uccisioni e istruzioni su come costruire armi e bombe artigianali.

Il furgone usato per l'attacco era stato noleggiato presso una catena di negozi di Bricolage, e Saipov aveva già fatto un giro di prova nove giorni prima dell'attacco. Attacco che probabilmente era stato pianificato da alcuni mesi, con l'attentatore che avrebbe fatto diverse volte la strada utilizzata poi per l'attacco di martedì. Anche la scelta del giorno non sembra casuale; Saipov sapeva infatti che durante la giornata di Halloween le strade sarebbero state più affollate del solito.

Quello di New York è il primo attacco di questo tipo in America; gli altri attentati fatti da uomini a bordo di auto e furgoni sono avvenuti, per adesso, principalmente in Europa; Barcellona, Londra, e meno recentemente, Berlino e Nizza.