Fino a pochi giorni fa, quando i riflettori mediatici si sono accesi su Ostia per fare luce sul presunto dominio mafioso del clan Spada sul quartiere più grande di Roma, Domenico Spada era conosciuto solo come un pugile professionista italiano, ex campione del Mondo Silver WBC nella categoria dei pesi medi. Oggi, invece, il pugile 37enne noto con il soprannome di ‘Vulcano’, si ritrova nel (per lui) inconsueto ruolo di star mediatica e della tv. Tutto merito, o colpa, di Giuseppe Cruciani, conduttore della trasmissione radiofonica di Radio24, La Zanzara, che rivendica di averlo ‘scoperto’ per primo.

Domenico Spada ospite fisso dei talk show

Dopo Cruciani, infatti, per Domenico Spada si sono aperte le porte dei talk show. Giornalisti come Corrado Formigli (Piazzapulita, 16 novembre 2017) o Massimo Giletti (Non è l’Arena, 26 novembre 2017) hanno deciso di invitarlo come ospite perché spendibile mediaticamente, vista la sua capacità di bucare il video, ma soprattutto per relegarlo, suo mal grado, nel ruolo di punching ball del clan Spada. Ma lui, incurante di critiche e insensibile ad eventuali brutte figure, si è immedesimato subito nella parte di indomabile difensore della sua famiglia e di implacabile fustigatore del pensiero borghese e radical chic imperante sui media.

Le frasi più celebri di Domenico: “Signor Alfonso”

Personaggio istrionico e dalla facile parlantina, Domenico Spada ha dimostrato di sapersi far rispettare non solo sul ring, ma anche su un campo per lui finora sconosciuto: quello mediatico. Nonostante le raffinate tecniche giornalistiche (continue interruzioni, mancanza di rispetto) messe in atto soprattutto da Formigli, per impedirgli di rispondere adeguatamente alle accuse che gli venivano mosse, ‘Vulcano’ non ha mai ceduto di un millimetro, seppur finendo qualche volta sopra le righe forse a causa della troppa foga.

Di lui si ricorda il battibecco con Federica Angeli, la giornalista di Repubblica, residente a Ostia, finita sotto scorta per aver denunciato alcuni membri della famiglia Spada. Ma, soprattutto, resterà negli annali televisivi il suo modo schietto e sincero di rivolgersi ad Alfonso Sabella, magistrato ed ex assessore alla Legalità della giunta Marino proprio a Roma.

Quel “Signor Alfonso”, ripetuto più volte anche con garbo, ha fatto subito breccia nelle simpatie del pubblico a casa. Altre ‘perle’ di Spada, poi, sono frasi come “Roberto Spada fa soltanto del bene”, “La mafia a Ostia non esiste”, “Anche noi abbiamo denunciato i carabinieri” e “Una testata è mafia se la dà uno di noi”.

Spada a La Zanzara

Si diceva dell’esordio mediatico di Domenico Spada circa due settimane fa ai microfoni de La Zanzara. Ebbene, ieri, martedì 28 novembre, ‘Vulcano’ è tornato, per così dire, sul luogo del delitto. Chiamato al telefono da Cruciani e Parenzo, Spada non si è limitato a incassare l’autoelogio di Cruciani che si vantava di essere, oltre che suo “amico”, anche il suo talent scout (“T’ho fatto diventà un divo della televisione ormai”).

Anche in questo caso, Domenico ha risposto ironicamente a modo suo (“Ma chi siete voi, so io magari che vi ho sponsorizzato!”). E anche Parenzo, che ricordava la sua condanna in primo grado a 7 anni e 6 mesi per usura e l’appartenenza a una famiglia ‘scomoda’, è stato facilmente tenuto a bada con espressioni dialettiche da cineteca.