Dopo le notizie che vi abbiamo riportato riguardanti l'omicidio di Giuseppe Canale, ndranghetista che sarebbe stato ucciso da due ventenni di Vibo Valentia, rimaniamo ancora in Calabria, anche se ci spostiamo di qualche centinaio di chilometri. In particolare a Montegiordano, nel cosentino, dove la Guardia di Finanza ha smascherato l'ennesima truffa ai danni dell'Inps riguardante l'ormai diffuso fenomeno dei falsi braccianti. Questi, infatti, percepivano indennità di disoccupazione, malattia, sussidi di maternità e assegni familiari grazie alla complicità di un funzionario dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.

Cosenza, smascherati 160 falsi braccianti: 110 mila euro di danni

Centosessantadue persone sono state denunciate per truffa, tra cui falsi braccianti, un imprenditore agricolo e un funzionario dell'Inps. Al termine di una lunga indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, infatti, è stata scoperta la truffa ai danni dell'Inps per oltre 110 mila euro. A tanto ammontavano le indennità richieste illecitamente dai braccianti “fantasma”. In stretta collaborazione con l'Inps di Rossano è stato possibile smascherare un'azienda agricola con sede a Matera che, tramite falsi contratti di affitto e di comodato dei terreni, ha dichiarato la disponibilità di fondi agricoli che hanno permesso e giustificato l'assunzione fittizia di ben 160 braccianti.

Le assunzioni erano a tempo determinato e il totale di false giornate lavorative adesso ammonta a 16.000.

Denuncia nei riguardi dell'azienda, dei falsi braccianti e del funzionario Inps

Grazie al lavoro della Guardia di Finanza. la truffa è finalmente venuta fuori ed è stata subito disposta l'interruzione dei pagamenti delle varie indennità percepite fino a quel momento illecitamente.

E gran parte di queste indennità sono poi risultate concesse da un funzionario dell'Inps che, utilizzando in maniera fraudolenta le banche dati a disposizione e accedendo in maniera non autorizzata al sistema, avrebbe forzato le procedure di controllo e consentito un totale di 24mila euro pagati ai falsi braccianti. Inevitabile, dunque, la denuncia per falso e truffa nei confronti dell'azienda agricola, dei 160 falsi braccianti e del funzionario dell'Inps.

Quest'ultimo è stato segnalato anche alla Procura per danno erariale procurato alla Pubblica Amministrazione.

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