Durante l'angelus tenutosi ieri al Palazzo Apostolico della Città del Vaticano, Papa Francesco ha voluto pregare soprattutto per tutte le persone che sono state incidentalmente vittime dell'attentato di New York nel giorno di Halloween. Il Papa ha ricordato anche i tragici avvenimenti successi nelle ultime settimane in Somalia e Afghanistan incitando tutti ad una profonda riflessione.

Gli attacchi terroristici di New York, Somalia ed Afghanistan

Accanto al World Trade Center di New York, un furgone bianco si è precipitato di colpo su una pista ciclabile provocando otto morti e circa dodici feriti.

E' stato riconosciuto e ritrovato l'aggressore che era alla guida del camioncino. Si chiama Sayfullo Habibullaevic Saipov, di origini uzbeke, ha 29 anni e, nel corso del massacro, avrebbe urlato "Allah Akhbar" che significa "Dio è grande". Il ragazzo avrebbe dichiarato di aver pianificato l'attacco per oltre un anno e senza alcun aiuto. Un altro autocarro è stato il soggetto principale di un attacco avvenuto a Mogadiscio, capitale della Somalia, il 14 di ottobre. Precisamente, due camion-bomba sono esplosi: il primo davanti al Safari Hotel situato in quartiere molto commerciale e vicino al Ministero degli Esteri; il secondo in un'altra strada meno affollata ma dove comunque ha provocato numerose morti tra cui 15 bambini.

Dopo nemmeno una settimana, nuove stragi scoppiano in Afghanistan: il primo attacco in una moschea sciita di Kabul, il secondo in una moschea sunnita di Ghor, ed il terzo a Wazir Akbar Khan e Shash Darak, nei pressi dell'ambasciata saudita e del comando Nato. Anche nello stato islamico si stimano più di 70 morti.

Le parole di Papa Francesco

"Sono profondamente addolorato per gli attacchi terroristici di questi ultimi giorni in Somalia, Afghanistan e ieri a New York. Nel deplorare tali atti di violenza, prego per i defunti, per i feriti e i loro familiari. Chiediamo al Signore che converta i cuori dei terroristi e liberi il mondo dall'odio e dalla follia omicida che abusa del nome di Dio per disseminare morte".

Questo è stato il discorso pronunciato dal Papa che evidenzia l'esigenza di una maggior consapevolezza comune sul perdurare incessante del terrorismo. Anche la chiesa americana si è fatta sentire. Dopo l'accaduto del 31 ottobre, l'arcivescovo di New York, il cardinale Timothy Dolan, ha incoraggiato tutti gli abitanti della città affermando che, qualunque sia la fede di appartenenza, bisogna aiutare tutti i feriti, pregare per i morti e per le loro famiglie, ed avere una maggiore comprensione di una drammatica situazione che si sta verificando ormai da troppo tempo e a livello globale.