Il sottomarino San Juan ha fatto perdere le proprie tracce da più di 48 ore, mentre si trovava al largo delle penisola di Valdes, in Argentina. Ad oggi, i 44 membri che si trovavano a bordo del mezzo marino - fra cui il primo ufficiale donna della flotta sottomarina argentina - vengono dati per dispersi.

Al momento si esclude l'ipotesi più catastrofica, quella dell'incendio all'interno dell'unità. Le ricerche sono iniziate nella giornata di ieri e vedono impegnati anche gli Stati Uniti attraverso l'Agenzia spaziale americana (Nasa). Il sottomarino, di ritorno da una missione al largo delle coste Ushuaia, la città più a sud del continente sudamericano, era diretto verso Mar del Plata, al largo della capitale Buenos Aires.

Forse un blackout all'origine del problema

Il giallo del sottomarino argentino potrebbe avere una spiegazione molto più banale di quanto non si pensi. A riferirlo è la Marina del Paese sudamericano, secondo cui all'origine del problema ci sarebbe un semplice blackout. Su quest'ipotesi convergono anche altre autorità, ma comunque resta un grande punto interrogativo: perché l'unità sottomarina non è risalita in superficie, come richiede il protocollo della Marina qualora si verifichi un'interruzione delle comunicazioni?

L'area in cui è stato registrato l'ultimo contatto radio con il sottomarino San Juan è, al momento, sorvolata da un aereo P-3 appartenente alla Nasa, oltre ad altri veicoli dell'aviazione argentina.

Diversi Paesi hanno offerto il proprio aiuto allo Stato sudamericano per trovare al più presto l'unità con a bordo 44 persone, e fra questi si segnalano Cile, Perù, Uruguay e Brasile. Ad essi si è aggiunta anche la Gran Bretagna, nonostante i rapporti con l'Argentina in passato siano stati piuttosto tesi, a causa della questione relativa all'arcipelago delle isole Falkland.

Le parole del presidente Macri

Attraverso il proprio profilo ufficiale Twitter, il presidente argentino Mauricio Macri ha espresso la sua solidarietà e vicinanza ai parenti delle persone a bordo del sottomarino letteralmente scomparso dai radar della Marina sudamericana. Quando in Italia erano le 2:38 del mattino, è comparso il seguente tweet:

Il leader argentino ha assicurato il suo popolo, affermando che il governo e la Marina stanno impiegando tutte le risorse nazionali e internazionali necessarie per ritrovare il sottomarino Ara San Juan al più presto. I cittadini dello Stato sudamericano e anche Papa Francesco pregano affinché vengano recuperate sane e salve le 44 persone che fanno parte dell'equipaggio.