E’ stata pubblicata dalla BBC un’inchiesta che vede coinvolti i combattenti dell’Isis e le Forze Democratiche Siriane (SDF) appartenenti alla coalizione statunitense per la lotta al terrorismo. Le due fazioni avrebbero raggiunto un accordo per far uscire indenni da Raqqa i combattenti dello Stato Islamico e le loro famiglie. La BBC rivela che durante le trattative tra la coalizione arabo-curda e i combattenti dell’Isis sarebbero stati presenti anche diplomatici occidentali. La coalizione SDF, appoggiata dalle truppe americane, ha riconquistato la città siriana di Raqqa non più di un mese fa e già allora si vociferava di una possibile trattativa tra le due fazioni, ma nessun dettaglio era emerso fino ad ora.

La trattativa sarebbe stata attuata, per ridurre il numero di vittime durante la battaglia per la riconquista della città. Gli autori dell’inchiesta, Riam Dalati e Quentin Sommerville, hanno incontrato alcune decine di ex combattenti dell’Isis fuggiti da Raqqa durante la battaglia, i due giornalisti hanno incontrato anche alcune persone che avrebbero partecipato ai negoziati.

Negoziati per la fuga

L’accordo prevedeva l’evacuazione di combattenti dell’Isis e delle loro famiglie attraverso un ‘corridoio’ creato appositamente dalle forze di coalizione SDF. Non è ancora chiaro quante persone siano riuscite a uscire in quei giorni di battaglia, ma dalle testimonianze si presume che la colonna sia stata lunga poco meno di dieci chilometri, che comprendesse centocinquanta tra furgoni e mezzi dei combattenti e una quindicina di autobus, in base a questi dati la stima dei combattenti e delle loro famiglie evacuate si aggira attorno alle quattromila persone.

Abu Fawzi è l’uomo che ha condotto il convoglio lontano da Raqqa, incontrato dal network britannico, BBC, ha raccontato: “ Sembrava una cosa semplice ma, in realtà non lo è stata. Ci avevano detto che dovevamo entrare a Raqqa con le forze SDF, invece non è stato così”, racconta l’uomo, “ Siamo andati da soli. Appena arrivati abbiamo notato subito miliziani dello Stato Islamico armati fino ai denti ma, la cosa che più mi ha spaventato erano le cinture esplosive che indossavano, le indossavano tutti, anche donne e bambini.

Hanno detto che erano pronti a farsi esplodere alla prima mossa falsa”.

Sempre la BBC ha informato che le operazioni sono state seguite anche dall’alto, sarebbero infatti intervenuti aerei della coalizione guidata dagli Stati Uniti. Il network rivela anche che nella fuga da Raqqa, tra i combattenti, c’erano anche diversi foreingn fighters , a raccontarlo alla BBC è stato uno degli autisti del convoglio, l’informazione è stata poi confermata da un uomo di nome Imad, che gestisce il traffico illegale per l’attraversamento tra Siria e Turchia: “ C’erano molti stranieri che volevano passare la frontiera”, ha raccontato l’uomo.

I due giornalisti confermano che questa operazione ha evitato uno spargimento di sangue che altrimenti sarebbe stato di grandi proporzioni, il rovescio della medaglia, garantiscono Dalati e Sommerville, è che questi combattenti sono ancora in attività e non hanno rinunciato a battersi per lo Stato Islamico.