Il sottomarino militare d'attacco Ara San Juan con a bordo l'intero equipaggio costituito da 44 membri, non manda più comunicazioni da oltre 48 ore. Secondo gli ultimi dati disponibili, era in navigazione nelle acque dell'Atlantico Meridionale, al largo delle coste della Patagonia, al momento del suo ultimo rilevamento. Il sommergibile, appartenente alla classe TR-1700 a propulsione diesel ed elettrica, stava rientrando alla base dopo una missione di esercitazione, quando se ne sono perse completamente le tracce.

Il portavoce della Marina militare argentina, Enrique Balbi, ha ammesso che non si è ancora riusciti a stabilire alcun tipo di contatto né visivo, né via radar con l'unità sottomarina.

Questa misteriosa sparizione, ad oggi, ha alimentato diverse ipotesi - al momento non confermate - su quanto potrebbe essere accaduto e sul destino dell'equipaggio.

Le operazioni di ricerca

Secondo quanto riferito da fonti governative, si sarebbero immediatamente predisposte tutte le misure necessarie per rintracciare quanto prima l'unità militare scomparsa. Ad esempio, è stato ordinato alle varie stazioni di comunicazione presenti lungo la costa argentina di monitorare regolarmente tutte le frequenze radio che il sottomarino potrebbe utilizzare per inviare comunicazioni o richieste di soccorso. Nello stesso tempo, sono state inviate delle unità di ricerca nel tratto di oceano da cui risulta partita l'ultima comunicazione del sommergibile.

Il ministro della Difesa argentino, Oscar Aguad, è immediatamente rientrato in patria dal Canada, dove stava partecipando ad una conferenza indetta dall'ONU, per seguire da vicino l'evolversi della vicenda. Anche il presidente dell'Argentina, Mauricio Macri, con un messaggio su Twitter ha assicurato che si sta facendo fondo a tutte le risorse nazionali ed internazionali per rintracciare il prima possibile l'unità militare sottomarina.

Il Governo, inoltre - ha dichiarato Macri sempre su Twitter - è in costante contatto con le famiglie dell'equipaggio per tenerle informate e sostenerle in questo momento difficile.

Le ipotesi al vaglio sulla mancanza di comunicazioni

Il portavoce della Marina militare Balbi ha smentito immediatamente le ipotesi circa l'eventuale scoppio di un incendio a bordo del sottomarino, una circostanza estremamente pericolosa e catastrofica per un sommergibile.

Invece ha ipotizzato che la mancanza di comunicazioni possa essere dovuta ad un problema alle batterie o, più in generale, all'alimentazione elettrica. Tuttavia, in un simile frangente, il protocollo di sicurezza impone al sottomarino di riemergere immediatamente.

Bisogna anche aggiungere - per dovere d'informazione - che il comandante della base militare di Mar del Plata, dove il sommergibile sarebbe dovuto rientrare, l'ammiraglio Gabriel Gonzalez, ha chiarito che l'unità è dotata di sufficiente cibo ed ossigeno, almeno per ora. Di conseguenza, non si può ancora parlare di una vera e propria emergenza.

Di diverso avviso, invece, uno degli ingegneri che hanno seguito il processo di costruzione dell'Ara San Juan che è in servizio attivo dal giugno 1983.

Secondo l'ingegner Julio Langani, infatti, potrebbe essersi verificato un eccessivo surriscaldamento delle batterie che potrebbe aver liberato il clorato, un gas mortale per l'uomo. Ma per ora, ribadiamo, non ci sono conferme.